Canal

Canal (Fondamenta, Ramo, Ponte) a S. Barnaba. Sulla porta d’un prossimo palazzo scorgesi tuttora scolpito un palo con tre gigli per parte, stemma d’un ramo della famiglia Canal, o da Canal, ascritta al veneto patriziato nel secolo XIII.

I cronisti dividono questa famiglia in due rami, l’uno venuto da Altino, dal palo e dai gigli, l’altro venuto da Ravenna, dallo scaglione nello scudo gentilizio. Rammenta la storia un Andrea da Canal che ruppe nel 1272 i Bolognesi; un Marco che nel 1277 ricuperò Capodistria ribellata; un Pietro che nel 1345 costrinse Zara alla resa, e fece prigioniero un capitano nemico, impadronendosi del suo stemma in cui figuravano i gigli, un Nicolò prima vescovo di Bergamo, poi nel 1342 arcivescovo di Ravenna, e finalmente nel 1347 di Patrasso; un altro Nicolò che sostenne molte ambascierie, e riportò varie vittorie, ma che nel 1479, avendo ricusato il cimento coi Turchi, onde Negroponte fu preso, venne condotto in ferri a Venezia, e relegato a Portogruaro nelle sue terre; un Girolamo, che essendo capitano in golfo nel 1527, segnalossi in molte fazioni, e nel 1533 catturò il Moro d’Alessandria, terribile corsaro; un Antonio di lui figlio, che pugnò valorosamente alle Curzolari; un Cristoforo che, combattendo pur egli contro i corsari, restò ferito mortalmente da freccia nel 1564, nè ritirandosi per questo dall’agone, fu coperto collo scudo dal figlio Girolamo, finché s’ottenne piena vittoria. Altri della famiglia Canal si distinsero in epoca posteriore contro i Turchi. A riscontro però di tante glorie, trascriviamo dal Codice 183, Classe VII, della Marciana, la narrazione seguente che si riferisce al secolo XVII, e che riguarda un individuo della stessa famiglia, degenere dai propri antenati: S. Girolamo Canal q. Pietro q. Antonio Proc. (da San Barnaba), per sospetto che haveva della moglie d’adulterio, la condusse a Padova, che era graveda, che era D. Marina Vendramin q. Zaccaria (sposata nel 1677) et havendogli dato fuoco al letto con quantità di polvere da schioppo, fingendolo caso, si abrugiò, havendola chiusa nel fuggir lui con un figlio, havendo pubblicato che ella era caduta sopra la polvere accesa che aveva sotto il letto, che adoperava per trarre, con alquanta stoppa, ma si servì di polvere che col solo fetore avvelenava, onde fatta dissotterrare dal Consiglio di X, et aperta due volte, si ritrovò graveda, morta quasi… abbenché nel volto fumata e nera; et formatosi processo, non potendosi rilevar di più, non fu preso il proceder. Questo fu bandito con fisco per prepotenze e tiranie in Conegliano e quei villaggi, per rapimenti di beni e morti violente fatte dare a miserabili, ma fu liberato poco tempo dopo da la madre ricca assae, et è sempre vissuto dopo la morte della moglie con licentia, e nella sua casa con tripudio inhonesto, tenendo insieme coi figli la meretrice sempre a tavola con molti nobili del suo genio e cubicularii, ecc.

Mediante l’interramento del Rio di S. Margarita, successo nell’anno 1862, il Ponte Canal venne distrutto, e la Fondamenta Canal, insieme all’opposta Fondamenta Soranzo, divenne Rio Terrà.

Alcune altre vie dividono il nome con quella di cui abbiamo parlato.

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