S. Margarita

S. Margarita (Campo, Ponte, Rio, Ponte). La chiesa di S. Margarita fu eretta da Geniano Busignaco, o Busignaso, Veneziano, sotto il doge Pietro Tradonico, eletto nell’836, e nell’853 venne consecrata. Una certa Bisina fabbricossi in prossimità l’anno 1330 angusta celletta affine di vivere in eremitica e solitaria vita, riservandosi però la libertà di trasferirsi nella notte precedente l’Ascensione alla basilica di San Marco per acquistare l’indulgenze ivi in quel giorno concesse. Per un piccolo passaggio poteva quella pinzochera recarsi fino alla sommità della cupola maggiore della chiesa di S. Margarita, ed assistere agli uffizi divini. Il Sabellico ricorda che a’ suoi tempi questa cupola era dorata, e sostenuta da quattro grandi colonne di marmo orientale. La chiesa di S. Margarita ebbe bisogno d’essere rinnovata nel principio del secolo XVII, e nel 1647 videsi compiuta. Durò parrocchiale fino al 1810 in cui fu chiusa, e destinata ad usi profani. Nel 1882 divenne tempio Evangelico.

In Campo di S. Margarita, e precisamente ove, innanzi l’interramento del rivo di Ca’ Canal, stendevasi la così detta Fondamenta della Scoazzera, esisteva, come da lapide, un ospedaletto, od ospizio, per povera gente, fondato da Maddalena Scrovegni, ricca ed erudita matrona padovana. Essa era figlia d’Ugolino Scrovegni, nato da quell’Enrico che fondò in Padova la chiesa di S. Maria dell’Arena, il quale poi nasceva da quel Rinaldo, collocato da Dante nell’Inferno fra gli usurai. Maddalena Scrovegni avevasi congiunto in matrimonio con Francesco Regini, e non con Francesco Manfredi, come conghietturò l’avvocato Antonio Piazza in una lettera scritta al Cicogna, e citata da quest’ultimo nel I° volume delle Inscrizioni. Essa poi non morì nel 1439, ma bensì nel 1428, anno in cui fu pubblicato il di lei testamento, fatto in contrada di S. Margherita, ove abitava, il 21 maggio 1421.

Presso all’ospizio fondato dalla Scrovegni, che venne ristaurato dai Procuratori de citra nel 1762, esiste tuttora un altro ospizio eretto per 12 povere donne da Meneghina Bocco, e quindi lasciato per testamento 18 novembre 1403.

I due pozzi che scorgonsi in Campo di S. Margarita furono costruiti per decreto dei Pregadi 12 novembre 1529.

Nel mezzo del Campo di S. Margarita sta ancora in piedi la scuola dei Varoteri (pellicciaj) sacra alla Visitazione di Maria Vergine, da essi innalzata nel 1725, dopo aver abbandonato l’altra che possedevano ai Gesuiti. Il divoto bassorilievo, che adornavane la facciata, venne nel 1886 trasportato al Civico Museo.

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