Malcanton

Malcanton (Fondamenta, Rio, Callesella del) a S. Margherita. Suppone il Dezan che la Fondamenta del Malcanton abbia questo brutto nome perché, quando era molto stretta, chi passava disavvedutamente colà ove essa piega a semicerchio, correva rischio di cadere nell’acqua; oppure perché in tale deserta situazione della città i viandanti venivano nottetempo aggrediti, come succedeva in Calle della Bissa, e presso il Ponte degli Assassini. Tuttavia noi stiamo con una antica tradizione, e con alcune cronache seguite dal Salsi nei suoi Cenni storico-critici sopra i Pievani di S. Pantaleone, le quali tramandano che la Fondamenta del Malcanton sia stata in tal guisa appellata pel seguente storico avvenimento. Al principio del sec. XIV Ramperto Polo, vescovo di Castello, pretendeva dal parroco di S. Pantaleone, Bartolomeo Dandolo, la decima sui morti della parrocchia, come gliela tributavano i parroci delle altre chiese. Quello di S. Pantaleone, per dispensa avuta dal vescovo antecessore, si rifiutava di pagargliela. Ora avvenne che, mentre Ramperto recavasi ad esigerla colla forza, giunto a questa fondamenta, fu dall’ammutinato popolo assalito ed ucciso. Credesi che da tal fatto nascesse inoltre la famosa nimistà dei Castellani e dei Nicolotti.

Una parte della Fondamenta del Malcanton è chiamata anche Bembo per alcuni stabili già posseduti da questa patrizia famiglia.

In capo alla Fondamenta del Malcanton leggesi sopra una porta un’iscrizione accennante alle antiche case, che colà esistevano, dei Faliero, rifabbricate dagli eredi Dandolo nel 1475.

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