Botteri

Botteri (Calle dei) a S. Cassiano. L’arte dei Botteri, detta anche dei Bottiglieri, era sotto la Purificazione di M. V. ed aveva Scuola in faccia la chiesa dei Crociferi (poscia dei Gesuiti) da tempo antico per certo, poiché colà esiste tuttora una lapide, alla Scuola suddetta appartenente, coll’anno 1290. Curioso era il costume pel quale i botteri dovevano acconciar gratuitamente le botti del doge colla somministrazione però dei cerchi, dei vinchi, e delle cibarie agli operai. Che poi molti costruttori di botti stanziassero in parrocchia di S. Cassiano fino dai secoli XIII e XIV, è provato dall’elenco dei confratelli ascritti alle Scuole Grandi, e da quello degli allibrati all’Estimo del Comune nel 1379. E ce lo conferma iI Gallicciolli ricordando, che la Calle dei Botteri a S. Cassiano serviva di sede ai botteri da olio, ed a taluno anche da vino.

Scrive Marin Sanuto nei suoi Diarii, che il 25 gennaio 1511 M. V. fino alle tre ore di notte fu fatto a S. Cassian in calle dei Botteri una caza di quattro tori, et poi certe momarie pur con homeni senza maschera justa la crida fatta per i Cai del Con.o di X, et fu fato alcuni balli, et fo assai persone.

Sopra una casa in Calle dei Botteri a S. Cassiano scorgesi scolpita, unitamente ad un’arma gentilizia, la seguente iscrizione:

Incendio consumpt.
Restituit ant.
Comendunus
MDXXXII.

L’Antonio qui accennato era probabilmente il padre del veneziano Francesco Comendoni, eletto cardinale nel 1563.

Alcune altre strade di Venezia devono all’arte dei Botteri la appellazione che portano.

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