Barzizza

Barzizza (Corte, Ramo) a S. Silvestro. Dal palazzo Barzizza, che ha il suo prospetto, collo stemma della famiglia, sul Canal Grande. La famiglia Barzizza è d’origine bergamasca. Avendo il conte Nicolò Vincenzo Barzizza, canonico della cattedrale di Bergamo, sovvenuto di danaro la Repubblica nell’aspra lotta contro il Turco, venne ammesso al Maggior Consiglio, coi nipoti e discendenti, nel 1694. Egli nella supplica per ottenere il patriziato diede i cenni seguenti della propria famiglia: Sono 4 secoli che Giacomo Barzizza nella rocca di Bergomo, come uno dei deputati della città, riconobbe la successione dei Visconti. Giacomo Ambrosio Barzizza si conciliò la famigliarità del Duca Galeazo Sforza con memorabili attioni, et illustri impieghi. Molti con la laurea dottorale insigni sopra le catedre più cospicue delle università più famose. Giuniforte Barzizza, dottorato in Pavia nell’età primitiva di tredici anni, scrisse molto, et operò assai per Alfonso re d’Aragona, et per i duchi di Milano, in servitio dei quali esercitò anco con sommo decoro il grado di Vicario Generale. Il Co. e Cav. G. Antonio, con titolo di dottore e Protonotario Apostolico, fu impiegato in diverse cariche in servitio della Santa Sede; è stato anco Auditore Generale delle Romagne. Finalmente, con diploma spetioso di Carlo V, e di Massimiliano II, che attesta la nobiltà di nostra casa, riconosciuta da stipite antico di 4 avi paterni e materni, fu Gio. Maria Barzizza dichiarato secretario e consigliere di Stato, perpetuando nella casa il titolo di Conte Palatino, e nella persona quello di cavaliere aureato con honore d’haver nella coronatione dell’Imperatore in Aquisgrana tenuto la sua spada ecc. ecc.

Non è antica però la dimora dei Barzizza in Venezia, ed essi ebbero il palazzo da altre famiglie.

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