Madonnetta

Madonnetta (Calle, Ponte, Calle del Traghetto, Traghetto della) a S. Polo. Per queste, ed altre località d’egual nome, vedi Carmine (Ponte del).

Nel secolo XV il Ponte e la Calle della Madonnetta a S. Polo eran chiamati eziandio di Ca’ Pisani pegli stabili posseduti anticamente da questa famiglia, tuttora uniti da un arco sopra cui scorgesi lo stemma Pisani. Fin d’allora poi l’immagine della Beata Vergine esisteva sul Ponte, poiché si ritrae dalle Raspe che Andrea Dandolo uccise nel 1393 Andrea Bragadin in contracta S. Apollinaris, in calli de cha Pisani, ad Pontem Virginis Mariae. E prima, come narra il Sanudo nelle sue Vite dei Dogi, Giovanni Majoni, orefice, il quale andava per la città distruggendo le immagini di Nostra Donna, venne frustato, con sentenza 25 novembre 1364, in varii luoghi ove aveva commesso il delitto, fra cui sotto il portico di S. Polo, avanti al Ponte di Casa Pisani. Anche in epoca recente l’immagine della B. V. al Ponte della Madonnetta a S. Polo venne nottetempo manomessa ed ora più non esiste l’altarino.

Al Traghetto della Madonnetta, il 5 agosto 1582, vennero ferite due monache converse del S. Sepolcro, l’una sulla testa, e l’altra sopra un braccio, per causa, dicesi, d’amore, e gelosia. Un D. Rossi da Cividale del Friuli, autore del fatto, fu bandito in assenza dal Consiglio dei X con confisca di 100 ducati applicabili a beneficio del monastero del S. Sepolcro, e con comminatoria di decapitazione ove fosse caduto in mano della giustizia.

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