Squelini

Squelini (Campiello dei) a S. Barnaba. E’ chiamato nel Sabellico Figulorum area, e nei catasti Campiello dei Scudeleri, o dei Squelini, dai fabbricatori di scodelle che qui avevano fornace. Essi erano uniti ai Bocaleri, chiusi in corpo fino dal 1420, e soliti a radunarsi per le divozioni loro in chiesa di S. Maria dei Frari, sotto il patrocinio di S. Michele Arcangelo. Nel libro Fronesis esiste una legge del 13 settembre 1323 col titolo: Scutelarii possint coquere sua laboreria in domibus in quibus stant in nocte. Di essi fa cenno il Sanudo al maggio 1523 colle parole: Adì 7, la mattina, se intese esser brusà una casa de scudeleri nuova a S. Barnaba.

In Campiello dei Squelini, soggetto un tempo alla parrocchia di San Pantaleone, morì Lucrezia Marinelli, donna letterata. Così leggiamo nel necrologio: Adì 9 ottobre 1653. La clarissima Signora Lucrezia Marinelli relicta q. ecc.te Gerolamo Vacca, d’anni 82, da febre quartana mesi uno. Campiel dei Squelini. Essa venne sepolta in chiesa di San Pantaleone con epigrafe, che però, dopo il rifacimento della chiesa, andò perduta.

Pel fatto di Veneranda Porta, vedi Madonna (Calle della) a S. Barnaba.

Una piccola lapide posta, a cura privata, in Campiello dei Squelini, ricorda un Carlo Grison, detto Bodai, colà ucciso per gelosia il 28 marzo 1842, seconda festa pasquale.

Anche un Sottoportico ed una Calle a San Simeon Grande, presso il Rio Marin, si dicono dei Squelini per la stessa ragione.

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