Due Torri

Due Torri (Rio delle) a S. Maria Mater Domini. Ricorda il Dezan che questo rivo trasse il nome da una casa con due torri, la quale vi si trovava d’appresso nel 1105, epoca del famoso incendio sviluppatosi in Venezia. Sembrerebbe però che la casa di cui si parla esistesse nella medesima condizione anche più tardi, poiché Pietro Bernardo fo de s. Girolamo disse nella notifica dei suoi beni presentata l’anno 1514 ai X Savii: In Santa Maria Mater Domini ho una parte di la casa da le do tore.

Tra i nostri avi eravi anticamente il costume d’aggiungere le torri ai palagi, come si fece, quantunque ad altro fine, in parecchie città d’Italia, e precipuamente ove ebbero luogo le fazioni e le civili discordie. Secondo un’antichissima cronaca, quando lo imperatore Ottone III, verso il mille, venne secretamente a Venezia, volle occupare col suo seguito la torre orientale del ducale palazzo. Da ciò si ricava che questo palazzo, il quale deve essere quello fatto costruire dal doge Pietro Orseolo, il Santo, verso l’anno 978, era turrito, e, poiché si cita l’orientale, contava forse quattro torri, corrispondenti ai quattro punti cardinali. Del pari, la casa assegnata al Petrarca, situata sulla Riva degli Schiavoni, presso la chiesa del Sepolcro, ed appartenente alla famiglia Molin, aveva, per testimonio dello stesso poeta, geminas angulares turres, onde dicevasi il Palazzo delle due torri.

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