Baretteri

Baretteri (Ponte, Rio dei) a S. Salvatore. Il Marin nella sua Storia Civile e Politica del Commercio dei Veneziani, dopo aver parlato di varie arti che nei secoli XIII e XIV fiorivano in Venezia, così si esprime: Non erano meno in uso le berrette a quei dì, delle quali coprivano comunemente la testa non meno i plebei che i distinti cittadini, ed i nobili. Ponte dei Baretteri viene detto ancor quello che unisce la Merceria nella sua divisione, locché fa credere che le vicine strade avessero molte botteghe di venditori di questa manifattura. Infatti, il Gallicciolli cita tre baretteri, o berretteri, da S. Salvatore (i confini della qual parrocchia giungevano anche una volta a questo Ponte) che nel 1379 fecero prestiti alla Repubblica. E più tardi altresì varii berretteri stanziavano presso il ponte suddetto, il quale nel libro Presbiter viene nominato fino dal 1315, e, per la prima volta fabbricossi in pietra nel principio del secolo XVI, leggendosi in Sanudo sotto il febbraio 1508 m. v.: Fo compito el ponte di pietra in marzaria che prima era di legno, et fo bella opera, laudata molto da tutti. Sappiamo che nel 1741 venne levata una casa che ingombravalo (1), e che nel 1772 fu rifabbricato con balaustri decorati agli angoli da leoni, oggidì non più esistenti. Abbiamo poi un’incisione del Giampiccoli che rappresenta il solenne apparato eretto il 31 agosto 1772 sul ponte medesimo pel solenne ingresso del Cancellier Grande cav. Girolamo Zuccato. L’arte dei Berretteri si raccolse in corpo principalmente per una legge del 18 marzo 1475. Il 12 marzo 1506 decretossi poi che dovesse essere unita a quella dei Marzeri. Essa contava anticamente molte fabbriche pel consumo della città, e per le commissioni solite a venire dall’Istria, Dalmazia e Levante, essendosi sparsa la fama che le berrette veneziane si tingessero con finitezza, e durevolezza di colore. Negli ultimi tempi però era decaduta d’assai per la mutazione del nazionale costume, sicché nel 1773 aveva soltanto sette botteghe con 27 capi maestri, 11 lavoratori, ed un garzone.

Note di Lino Moretti

  1. Secondo il cod. Gradenigo 185 (c. 382), fu Stefano Lippomano che suggerì « il modo facile di levare antico arco di case che sopra il ponte dei Baretteri deturpava la bella strada della Marceria ».

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