Strazze

Strazze (Calle delle) a S. Marco, presso la Calle dei Fabbri. E’ chiamata nei catasti Calle dei Strazzeri. L’arte degli Strazzeri, o Stracciajuoli, fu chiusa nel 1419, e nel 1584 riordinata. A difesa della medesima in cui era facile a molti d’illecitamente immischiarsi, i Giustizieri Vecchi promulgarono le terminazioni del 20 aprile 1718, del 17 aprile 1725, e del 12 marzo 1733, ravvivate poi coll’ultima 31 luglio 1795. Era proibito a tutti di comperare per rivendere, ed anche di vendere semplicemente in qualunque luogo della città oggetti spettanti all’arte degli Stracciajuoli, essendo ciò permesso soltanto ai capi maestri. Anzi nemmeno questi potevano andar gridando per vendere nella città se non possedevano il bollettino a stampa del gastaldo, che rinnovavasi di tre in tre mesi, e che loro veniva ricusato qualora non avessero supplito alle gravezze di tansa, taglione, e luminaria. Gli Stracciajuoli contavano nel 1773 cinquantasette botteghe, cinquantasette capi maestri, e quarantadue garzoni. Essi raccoglievansi in chiesa di S. Giuliano all’altare di S. Giacomo, che attualmente è sacro all’arciconfraternita della V. Addolorata, eretta nel 1855.

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