Acque

Acque (Sottoportico, Calle delle) a S. Salvatore. Da una di quelle botteghe, che ora diciamo da caffé, e che chiamavansi anticamente botteghe da acque. Leggiamo nelle Condizioni del 1566 che i fratelli Alvise e Girolamo Giusto possedevano in Calle delle Acque a S. Salvatore una bottega allora tenuta da donna Isabetta dalle Acque. Anche nel 1712 esisteva in questa calle una di siffatte botteghe, il conduttore della quale era G. Maria Pizzotti, perciò detto dall’Acque. Di essa forse intese parlare il Coronelli ove dice nella Guida (edizione del 1724): Le migliori cioccolate, caffè, acque gelate e rinfrescative, ed altre simili bevande si compongono e si vendono in Calle delle Acque, presso il Ponte de’ Baratteri. Il Caffè in Calle delle Acque, che, secondo i Notatori del Gradenigo, manoscritti al Civico Museo, era attiguo alla riva, veniva assai frequentato da nobili e gentildonne mascherati. Il 10 novembre 1756 vi si proibirono i giuochi.

Si ha memoria che il 7 febbraio 1757 M. V. per l’ingresso del procuratore Francesco Lorenzo Morosini, si distinsero i bottegai della Calle delle Acque, adornandola a foggia d’anfiteatro con archi, colonnami, e statue, e con sfarzosa illuminazione notturna.

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