Squero

Squero (Calle del) o dei Nicolosi a S. Barnaba. Per la prima denominazione vedi l’articolo antecedente. La seconda deriva dalla famiglia Nicolosi. Un Neri (che malamente i raccoglitori delle epigrafi scambiano con Zero) q. Francesco Nicolosi da Firenze ottenne, fino dal 1386, un privilegio di cittadinanza veneziana. Egli nel 1398 ebbe tomba nel chiostro dei SS. Giovanni e Paolo coll’iscrizione seguente: Neri Q. Francisci Nicolosi De Florentia Civis Venetiarum Et Mercatoris Et Suorum Heredum De Confinio Sancti Benedicti mcccxcviii Die xxx Augusti. Un Anzolo Nicolosi, discendente dal citato Neri, notificò nel 1740 di possedere in Venezia, in Calle longa S. Barnaba, una casa da statio, ove abitava, con altre casette vicine, le quali, trascriviamo le di lui identiche parole, sono state fabbricate nelli squeri che s’attrovano nella Cond.e del S.r Ipolito Trevisan et Andrea Giac.mo fratelli Trevisan, descritti al N. 249 Ossoduro, in me pervenuti g.ta li miei titoli et traslato 10 maggio 1718. Anche nella Descrizione della contrada di S. Barnaba pell’anno medesimo 1740 si scorge che allo squero, in Calle Longa, domiciliavano in casa propria li Circospetti Anzolo e Zuane Nicolosi. Essi coprivano la carica di secretari del Senato, ed erano nipoti di quel G. Battista Nicolosi, eletto nel 1713 Cancellier Grande.

Il palazzo Nicolosi a S. Barnaba passò più tardi, per via d’eredità, in mano dei Querini.

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