Fiori

Fiori (Campiello, Fondamenta dei) a S. Fosca. La Descrizione della contrada di S. Fosca pel 1713 pone in questo Campiello una bottega da fiorer del N. U. Antonio Michiel, tenuta a pigione da Francesco Zanotto.

Non lungi dal Campiello dei Fiori scorgesi un palazzo con prospetto archiacuto sul Rio di Noal, il quale apparteneva prima ai duchi d’Urbino, poscia ai Donà, e quindi ai Giovanelli, cui appartiene tuttora. Per esso vedi la nostra opera pubblicata dal Fontana nel 1879 col titolo: Alcuni palazzi ed antichi edifici di Venezia storicamente illustrati.

Anche il Ramo dei Fiori a S. Felice trasse il nome da un venditore di fiori, e non già, come vorrebbe il Dezan, da un prossimo orto, già posseduto da Filippo Corner. L’arte dei Fioreri, eretta in corpo nel 1716, contava nel 1773 diciassette botteghe, dieci posti, trentadue capi maestri, alcuni lavoranti, e quattro garzoni. Facendosi grand’uso di fiori freschi, specialmente nelle nozze, in cui il compare doveva regalare alla sposa la così detta banda, alquanto elevato era il loro prezzo negli ultimi tempi della Repubblica, ed havvi memoria che un bel garofano costava d’inverno persino lire venete dieci.

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