S. Antonio

S. Antonio (Ponte) alla Maddalena. Prima dell’ultima rifabbrica di questo ponte, avvenuta in ferro nel 1860, esisteva presso al medesimo un capitello, od altarino, sacro a S. Antonio di Padova. Il Boschini (Le ricche Minere della Pittura Veneziana) ricorda che qui poteva ammirarsi una pala di Filippo Bianchi. Sopra il Ponte di S. Fosca, egli dice, che s’invia alla Maddalena, vi è un capitello con Maria in aria e il Bambino, et in basso li santi Francesco, Antonio di Padova, e Domenico, opera delle meglio di Filippo Bianchi. Al momento della rifabbrica il vecchio capitello surrogossi con un altro di più piccola dimensione, sacro pur esso al taumaturgo di Padova, e fornito d’altro quadretto. Dicesi che la pala del Bianchi si conservi in casa privata.

Altre strade portano la surriferita denominazione, alcuna delle quali la deve, anziché a S. Antonio di Padova, a S. Antonio Abate, come il Ramo Calle S. Antonio a S. Luca, il quale con la prossima Calle, ora chiamata Bembo, si denominò da un vecchio dipinto, tuttora visibile nella Calle medesima, e rappresentante S. Antonio Abate o, come suolsi dire, S. Antonio del Fuoco.

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