S. Andrea

S. Andrea (Calle, Corte di) a S. Benedetto. Attesta Flaminio Corner (Ecclesiae Venetae, Dec. XII) che i monaci di S. Andrea del Lido, o della Certosa, possedevano in questa Calle una specie d’ospizio, ove abitavano quando, per causa dei loro affari, venivano a Venezia. Tale ospizio formossi con alcune case donate il 13 settembre 1272 da Alice, figlia di Giovanni Da Ponte, al priore Agostiniano di S. Andrea, Leonardo Marcello. Sopra la porta scorgevasi scolpito l’Apostolo fra due frati preganti con l’arma dei Minotto, e con sottoposta iscrizione rammemorante che quel lavoro venne fatto eseguire nel 1356 dal priore Marco Minotto. Ora il bassorilievo scorgesi nella corte vicina.

Per chi poi bramasse un cenno sopra il monastero di S. Andrea del Lido diremo, che nel 1199 Marco Nicola, vescovo Castellano, donò un’isoletta presso il porto del Lido al sacerdote Domenico Franco, che vi fondò un tempio sacro a S. Andrea, ed un monastero d’Agostiniani. Nel 1424, mandati ad abitare altrove i pochi Agostiniani che rimanevano, si diede il monastero ai padri Certosini, che, dopo la metà del secolo XV, lo rifabbricarono col tempio. Quest’ultimo venne compiuto nel 1492 sul disegno di Pietro Lombardo. I suddetti edifici ebbero nuovi ristauri nel principio del secolo trascorso, ma nel 1810 si chiusero, e quindi per la massima parte andarono demoliti.

In Corte di S. Andrea, a S. Benedetto, abitava nel 1582 Aldo Manuzio il giovane. Nel catastico della chiesa di S. Andrea della Certosa si legge: 1582, 2 aprile. Affittation fatta per il R. P. Prior. del Mon. a mis. Aldo Manutio de una casa da statio posta in contrada de S. Benedeto, in corte S. And.a.

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