S. Fantino

S. Fantino (Campo, Ponte). La chiesa ex parrocchiale di S. Fantino credesi fondata dalle famiglie Barozzi, Aldicina, ed Equilia nei primordii di Venezia. Ebbe una rifabbrica a spese della famiglia Pisani, quando vi fu trasferita dall’Oriente un’immagine miracolosa di Nostra Donna, per cui chiamossi chiesa di S. Maria delle Grazie e di S. Fantino. Altro ristauro dovette avere nel secolo XV, imperciocché il suo prospetto è chiamato dal Sabellico frons aedis nitida, candidoque saxo nuper instaurata. Venne poi riedificata di pianta sul principio del secolo XVI dietro legato del cardinale G. Battista Zeno. Narra il Sanudo nei Diari, che il 25 marzo 1507 il doge andò a porvi la prima pietra. Senonché l’opera andò procedendo così lentamente che nel 1535 non era per anco compiuta. Se ne attribuisce il disegno a Tullio Lombardo, oppure allo Scarpagnino. Il Sansovino, coadiuvato, secondo il Temanza, dal Vittoria, v’aggiunse la cappella maggiore nel 1564. Nel 1810 la chiesa di San Fantino da parrocchiale divenne sussidiaria di S. Maria Zobenigo.

Il Ponte di San Fantino venne eretto soltanto nel 1842. E’ noto che nel 1819, cantando al teatro della Fenice Giuseppina Fedor, si dovette, pel grande concorso, fare in questo sito un ponte di barche, il quale, al termine della stagione, venne rimosso.

In una casa, posta nella parrocchia di San Fantino, abitava Vittor Pisani, e fu a questa casa ch’egli, liberato dalla prigione, si diresse accompagnato, come scrive il Barbaro, dalla metà del popolo di Venetia, et massime da marineri gridando ― Viva Vettor Pisani! ― E lui diceva ― Gridè Viva San Marco! ― Vedendo et udendo ciò il suo Almiraggio se li accostò, et disse ― Questo saria il tempo di farvi signore ― Et lui li diè un pugno sul viso dicendo Taci traditore! La casa suddetta, con altre vicine, solite a darsi a pigione, è nominata da Vittore Pisani nel suo testamento, fatto il giorno 11 aprile 1380 negli atti d’Antonio Bordo, prete di S. Maria Zobenigo. Abbiamo voluto investigare con precisione dove essa sorgesse. E primamente ci venne sott’occhio un passo del Sanudo nei Diari indicante che le case dei Pisani a S. Fantino sorgevano per mezzo ca’ Molin. Dagli estimi poi abbiamo appreso che il sito delle medesime stava non lungi dal Campo, per andar a S. Maria Zobenigo, e che anzi una di esse, la più grande, era l’ultima casa della contrada. Si deve credere adunque che esistessero sopra l’area dell’attuale teatro della Fenice, in fianco al quale havvi tuttora l’arma dei Molin, scolpita sopra un fabbricato. Queste case, che nel 1661 si scorgono in ditta del N. U. Maffeo Pisani, erano già nel 1713 passate in quella del N. U. Vincenzo Molin.

Per due chiari soggetti della famiglia Giustinian che videro la luce in parrocchia di San Fantino, vedi Fruttarol (Calle del).

Mappa

Nella vicinanza


A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V W Z

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *