Minelli

Minelli (Calle, Sottoportico, Calle e Corte, Ramo) a San Fantino. Queste vie chiamavansi anticamente di Ca’ Maccarelli, poiché Gregorio Maccarelli aveva acquistato alcune case qui poste da Pietro Pasqualigo, e l’aveva traslate in propria ditta l’8 aprile 1604. Essendosi poi nel 1650 una Catterina Maccarelli congiunta in matrimonio col N. U. G. Battista Minelli, ne nacque che, pel testamento di G. Battista Maccarelli, zio della sposa, 9 marzo 1660, atti Stefano Sola, e per quello di Giovanni, padre della medesima, 12 decembre 1664, atti Claudio Paolini, i beni tutti dei Maccarelli passarono nei Minelli. Ecco perché nel 1713 si trovano descritte sotto tal nome anche le case di S. Fantino.

La famiglia Minelli, d’origine bergamasca, era anticamente di bassa schiatta, ed aveva bottega in principio della Casaria di Rialto. Mediante il solito esborso dei 100 mila ducati, Lorenzo Minelli potè farsi eleggere del Consiglio il 27 marzo 1650 coi proprii discendenti, e con quelli del fratello Andrea. Raccontano alcune cronache che il giorno stesso in cui fu eletto vendeva salumi e formaggi, mentre il di lui fratello maggiore stava giocando alle palle in Rialto colla traversa, o grembiale turchino, ad uso dei bottegai della nostra città. La famiglia Minelli si estinse nel 1793.

La Corte Minelli si trova denominata pure di Ca’ Giustinian, perché prossima al palazzo, ora distrutto, ove si credono nati il beato Nicolò, e S. Lorenzo Giustinian. Vedi Fruttarol (Calle del) a S. Fantino.

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