Spadaria

Non è da maravigliarsi che in una città armigera come fu questa, esistesse una strada appositamente destinata ai fabbricanti di spade. Lo stemma di essi è quello scudo col leone di S. Marco, e sotto tre spade, scolpito sul muro all’ingresso della Spadaria, dalla parte della così detta Calle Larga. Gli spadaj si eressero in corpo nel 1297, ovvero 1298, ed erano uniti ai corteleri (coltellinaj) ed ai vagineri (vaginaj), benché questi ultimi coll’andar del tempo se ne disgiungessero. Anticamente forse avevano scuola di divozione in chiesa di S. Francesco della Vigna, ove certamente avevano tomba colla data del 1500. In tempi a noi più vicini si radunavano però coi coltellinaj in chiesa di S. Angelo sotto l’invocazione di S. Nicolò di Bari. Ce lo attesta il Coronelli nella sua Guida (edizione del 1700). Molti di questi artieri stanziavano in Spadaria nel 1661.

Gli spadaj nel 1574 accompagnarono Enrico III, re di Francia e di Polonia, da Murano a Venezia con una barca addobbata a cuoi d’oro, ove scorgevansi armi antiche e trofei, trentotto piccole bandiere turchesche, ed una bell’insegna antica di battaglia dei tempi del doge Ziani, essendo i remiganti vestiti di livrea rossa e verde.

Il Cicogna, in un Diario de’ suoi tempi, manoscritto nel Civico Museo, ci racconta come, essendovi nel selciato della Spadaria una pietra con sopra scolpite quattro palle da giuoco, era sorto il costume, che quando volevasi corbellare alcuno lo si mandasse dal bottegajo di fronte acciocché gli dovesse consegnare le quattro palle pattuite. Questi allora chiamava i vicini, e mostrava al gonzo le quattro palle scolpite, rispondendogli di portarle via, se ciò gli fosse stato possibile. A togliere burle siffatte, la pietra colle palle venne rimossa, per ordine della polizia, nel mese di luglio dell’anno 1815.

Mappa

Nella vicinanza


A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V W Z

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *