Scimia

Scimia (Calle della). o delle Spade, a Rialto, presso la Pescheria Grande. Troviamo che, fino dal 1498, questa calle porta la sua denominazione, derivante da un’altra osteria all’insegna della Scimia, che esisteva in un fabbricato donato alle monache di S. Lorenzo da Giovanni Venier, con istrumento 5 settembre 1227, in atti del prete e notajo Pietro Bonvicini. Fino dal 1381, 27 febbraio M. V., le monache avevano appigionato ad uso di osteria, coll’insegna della Scimia, il fabbricato medesimo, di cui parla il Sanudo nei Diarii, raccontando che nel terribile incendio del 10 gennaio 1513 M. V. andò in fiamme l’hostaria de la Scimia che è di le muneghe di S. Lorenzo, et era nova.

Questo fabbricato serviva ad eguale destinazione anche nel secolo trascorso, mentre la Descrizione della parrocchia di S. Giovanni Elemosinario pel 1713 pone in Calle della Scimia, a Rialto, uno stabile delle monache di S. Lorenzo, per cui pagava pigione Simon Mascaroni hosto alla Scimia.

Per quanto sembra, fuvvi eziandio in questa calle un’osteria all’insegna delle Spade, che diede il nome anche alla prossima Calle dietro le Spade, e che era ben diversa dall’osteria all’insegna medesima, respiciente il Rio delle Beccherie.

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