Rezzonico

Rezzonico (Fondamenta) a S. Barnaba. Era chiamata anticamente Fondamenta di Ca’ Bon perché conduce ad un palazzo disegnato dal Longhena, il quale apparteneva ai Bon, ma nel secolo XVIII fu acquistato dai Rezzonico, che nel 1752 lo rifabbricarono sopra disegno del Massari, aggiungendovi il terzo piano. In questa occasione, essendo il 5 agosto caduto dall’alto un macigno con cinque uomini sopra, tre di essi morirono issofatto; Giuseppe Pedolo, architetto, ebbe spezzati una gamba ed un braccio, e morì il giorno dopo; solo il quinto, coll’amputazione d’una gamba, sopravvisse.

La famiglia Rezzonico, d’antico e nobile sangue comasco, fu ammessa al veneto patriziato l’anno 1687 nelle persone dei fratelli Quintiliano, Abbondio, e G. Battista, che offrirono alla Repubblica 100 mila ducati. La gloria dei Rezzonico salì al suo apogeo nel 1758, allorché ai 5 di luglio, Carlo, figlio di G. B., uno dei fratelli aggregati nel 1687 al patriziato, salì al soglio pontificio sotto il nome di Clemente XIII. Giubilante la Repubblica, elesse allora cavalieri D. Aurelio, fratello, e D. Lodovico, nipote del sommo gerarca, innalzando pure D. Aurelio alla dignità di Procuratore di S. Marco soprannumerario. Sennonché il giubilo di casa Rezzonico venne turbato dalla morte di Vittoria Barbarigo, madre di Clemente XIII, successa il 29 luglio del medesimo anno 1758. In quell’occasione, per tradurre il cadavere alle domestiche tombe dei Mendicanti, formossi dal palazzo Rezzonico alla riva opposta del Canal Grande un ponte di barche sopra cui sfilò il funebre corteo. L’anno successivo, ai 25 di marzo, il pontefice donò ai Veneziani la Rosa d’Oro, e questi ai 7 marzo 1761 fregiarono della stola procuratoria anche il di lui nipote Lodovico, che ottenne il grado di Assistente al soglio pontificio e di Gonfaloniere del Senato e Popolo Romano. D. Lodovico ebbe tre fratelli: Carlo e G. Battista cardinali, ed Abbondio senatore di Roma, nonché una sorella maritata col N. U. Lodovico Widman. In Abbondio, morto nel 1810, si estinse la famiglia.

Il palazzo Rezzonico venne trascelto pei trattenimenti offerti all’imperatore Giuseppe II nel 1769. Qui si diede a pubbliche spese un’accademia di canto e di suono, eseguita da 110 allieve dei quattro conservatorii, e non è a dire quanto grande si fosse il concorso, e quale la magnificenza delle assise.

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