Morosini e Pisani

Morosini e Pisani (Calle stretta) a S. Stefano. E’ prossima ai due palazzi Morosini e Pisani. Il primo sorgeva in antico di stile moresco, come attestano alcune finestre del cortile interno. Era tutto dipinto esteriormente da Antonio Aliense, ma nella rifabbrica avvenuta nel secolo XVII queste pitture scomparvero, e, per riportare le parole del Boschini, furono cambiate con tanti sassi. La facciata di fianco fu ridotta dal Selva al finire del secolo trascorso. In queste soglie abitò Francesco Morosini, che, per le sue insigni vittorie riportate sopra i Turchi nel Peloponneso, venne chiamato il Peloponnesiaco. Datosi fino dalla sua giovinezza al mestiere dell’armi, egli si rese famoso per la conquista di più che 37 piazze fortificate, pell’acquisto di oltre 1360 cannoni, e per la schiavitù, o morte, di quasi 200.000 nemici. Nel 1688, essendo supremo comandante nel golfo d’Eubea, ricevette il berretto ducale. Vissuto sul trono anni cinque e mesi nove circa, venne a morte nel 1694 in Napoli di Romania. Colà rimasero i di lui visceri, ma il corpo imbalsamato fu trasferito a Venezia, e sepolto nella chiesa di S. Stefano. Nel palazzo che gli apparteneva, insieme all’armi, trofei, vessilli, ed altre spoglie di guerra si conserva il di lui busto in bronzo, che la Repubblica fece fondere, e che conservavasi nelle sale del Consiglio dei X.

In palazzo Morosini a S. Stefano il 19 febbraio 1709 si diede una splendida festa di ballo a Federico IV re di Danimarca, essendosi costrutta una strada coperta che dal Canal Grande arrivava al palazzo a cagione dell’abbondante neve cadente allora dal cielo. La grande illuminazione, il grande sfarzo d’addobbi delle stanze, il ricco vasellame, e la sontuosità delle mobiglie fecero conoscere le dovizie e la magnificenza del casato. Il ballo continuò per più ore dopo la mezzanotte.

Del secondo palazzo diremo più innanzi. Vedi Pisani (Campo).

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