Luganegher

Luganegher (Sottoportico, Corte del) in Frezzeria. Una bottega da luganegher (salsicciajo) è qui aperta tuttora. Altre di tali botteghe diedero il nome ad altre strade di Venezia. L’arte dei Luganegheri, eretta in corpo nel 1497, accoglieva Veneti e dello Stato mediante il garzonado di cinque anni, la lavorenza di due, e la prova. Essa contava iscritti sul finire della Repubblica 684 individui con 218 inviamenti, dei quali però non erano aperti che 198. Dipendeva da varii magistrati, cioè per disciplina ed economia, e per le carni insaccate dai Provveditori alla Giustizia Vecchia; per minuzzami, e porcine fresche dal Magistrato delle Beccherie; pegli oggetti di salute dal Magistrato alla Sanità; e per le contravvenzioni dal Collegio dei V Savii. I Luganegheri avevano Scuola di divozione, sotto il patrocinio di Santo Antonio Abbate, nella chiesa di San Salvatore, ove fabbricarono le loro tombe, nonché un bell’altare disegnato dal Vittoria con pala di Palma il giovine, ed anticamente, come appare dalla loro Mariegola, facevano le riduzioni nel convento dei Padri. Ma nel 1681 comperarono a tale scopo un locale a San Basilio sulle Zattere, e nel 1684 lo ristaurarono. Esso prestasi oggidì ad usi privati.

In Corte del Luganegher, in Frezzeria, abitava nel 1774 Giacomo Casanova. Vedi le Scritture di Giacomo Casanova di Seingalt all’Archivio degli Inquisitori di Stato di Venezia, già pubblicate nel 1869 per cura del ch. prof. Rinaldo Fulin.

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