Contarini

Contarini (Calle e Ramo, Corte) a S. Benedetto. Mettono ad un palazzo, che ha un ornatissimo prospetto sul Rio di S. Luca, di stile lombardesco, e forse opera di Sante Lombardo. Questo palazzo che, come si scorge da alcuni avanzi, era anticamente di stile archiacuto, apparteneva in origine ai Corner. Col progresso del tempo l’ebbero i Contarini, dai quali passò per eredità nei Mocenigo.

Vuolsi che gli Aurelii Cotta di Roma, spediti come prefetti del Reno, dessero origine ai Contarini, così detti quasi Cotta Rheni, oppure quasi Conti del Reno. E’ indubitato che questa famiglia ritrovossi fino dai primi tempi in Venezia, ove produsse non meno di otto dogi. Domenico, eletto nel 1043, acquistò la Dalmazia, espugnando Zara ribelle, ritolse Grado al patriarca d’Aquileia, e fabbricò la chiesa ed il monastero di S. Nicolò del Lido. Andrea è lodato nelle cronache per la continenza dimostrata nel fatto seguente. Aveva egli ottenuto in gioventù un amoroso abboccamento con una monaca della Celestia, ed era là per venire agli attenti suoi, quand’ecco, vistole brillare in dito un anello, gli venne capriccio di chiederle perché ella, insieme coll’altre monache, costumasse di portarlo. E sentendosi rispondere, essere quello un simbolo delle loro nozze con Cristo, tosto pentissi dell’azione che stava per intraprendere, laonde, colto il pretesto d’aver dimenticato in gondola il portafoglio, s’involò dal convento, e nel corritoio (trascriviamo ciò che dicono le cronache) vide un Crocefisso abbassare il capo in atto di ringraziarlo, ed in visione gli fu predetto il soglio ducale, a cui salì nel 1367, e che illustrò col ricupero di Chioggia, e colla disfatta della flotta genovese nel 1380. Altri dogi Contarini sono celebri, come Nicolò per l’erezione sotto di lui avvenuta nel 1631 del magnifico tempio della Salute, e Carlo per la vittoria riportata nel 1655 dai Veneziani ai Dardanelli. La famiglia Contarini, che si divise in 18 rami, diede il nome a parecchie strade di Venezia. Lo splendore che essa acquistò pegli uomini illustri citati, e per tanti altri, che, sebbene non cinsero il capo del berretto ducale, pure si distinsero nella carriera ecclesiastica, civile, e militare, venne in parte oscurato da quell’Andrea, da altri chiamato Giacomo, decapitato il 21 marzo 1430 fra le due colonne della Piazzetta, perché, avendo chiesto il capitanato del Golfo, ed avendone riportato un rifiuto, aspettò che il doge Foscari calasse alla chiesa di S. Marco, e lo ferì gravemente sul naso. Da ciò il ramo a cui esso apparteneva venne chiamato Contarini dal naso.

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