Ca’ di Dio

Ca’ di Dio (Fondamenta, Ponte, Rio della) sulla Riva degli Schiavoni. Gli ospizii che ricettavano pellegrini chiamavansi Case di Dio, nome tuttora vivo in Francia. Uno di questi esisteva anticamente in Venezia, retto da un frate Lorenzo, e benché non se ne sappia la situazione, pure è probabile che sorgesse in parrocchia di S. Martino, e precisamente accanto quel sito ove il suddetto frate Lorenzo, mercé la donazione fatta nel 1272 di alcuni stabili da Maggio Trevisan pellicciaio, fondò la Casa di Dio oggidì esistente. Vuolsi che in essa nel 1360 albergassero alcuni frati genovesi col tristo disegno di incendiare il vicino Arsenale. Dopo quell’epoca il pio luogo venne posto sotto la direzione di un priore, non più frate, ma secolare, destinato ad accogliere non più pellegrini, ma alcune donne cadute in povertà, ed assoggettato al juspatronato ducale. La Casa di Dio ebbe una rifabbrica nel 1570 (1), e nel 1623 comandossi che le ricoverate dovessero essere patrizie, od almeno appartenere alla cittadinanza originaria. L’istituto, che abbraccia nel suo mezzo una chiesetta col titolo di S. Maria della Ca’ di Dio, la quale fu ristaurata nel 1884, si mantiene tuttora aperto per un buon numero di donne, le quali godono l’alloggio, l’assistenza medica, ed i medicinali. Per estesi ragguagli sullo stato e le discipline della Ca’ di Dio vedi Pier Luigi Bembo, Delle Instituzioni di beneficenza nella città e provincia di Venezia

Note di Lino Moretti

  1. La ricostruzione cinquecentesca fu compiuta su modello dato dal Sansovino nel 1545.

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