Tron (Calle, Rio) a S. Eustachio. Discordi i cronisti circa la regione donde venne a Venezia la patrizia famiglia Tron, sono tutti concordi nel constatare l’antichità della sua venuta. Sembra che tosto prendesse stanza colà ove poscia formossi la contrada di S. Eustachio, poiché riporta il Savina che i Tron fondarono nel 966, insieme con altre famiglie, la chiesa dedicata a questo Santo. Secondo il Barbaro, poi viveva in contrada di Sant’Eustachio nei primi anni del secolo XIV un Marco Tron, padre di quel Donato che l’anno 1379 faceva fazione all’estimo del comune nella contrada medesima. E per vero dire, il palazzo Tron a S. Eustachio, respicente col prospetto il Canal Grande, ad onta della rifabbrica ottenuta sulla fine del secolo XVI, conserva ancora nell’interno alcuni indizi della sua vetustà. La famiglia che ne era proprietaria vanta un doge per nome Nicolò, eletto nel 1471. Notissimi poi sono i meriti da essa acquistati nelle guerre contro i Turchi, meriti che indarno cercò d’oscurare quel Girolamo, giustiziato nel 1504 fra le colonne del palazzo ducale perché, corrotto dagli infedeli, consegnò loro la rocca di Lepanto in cui trovavasi come governatore. Il Barbaro racconta un aneddoto successo ad un Piero fu de s. Alvise di questa famiglia.
Diede costui da allattare una bambina ad una donna di bassa schiatta, madre d’altra bambina d’eguale età. Collocò poi in matrimonio quella che credeva la propria figliuola con un gentiluomo, e l’altra con un calzolaio. Senonché la balia venuta a termine di morte, confessò lo scambio da lei operato fra le fanciulle mentre erano ancora in fasce, dichiarando che la moglie del gentiluomo era parto delle sue viscere, e che quella del calzolaio apparteneva invece alla progenie dei Tron. Il palazzo Tron a S. Eustachio ospitò nel 1684 Massimiliano elettore di Baviera, e nel 1739 venne colpito da saetta in una delle sue guglie. In esso nel 1775 Andrea Tron diede una splendida festa da ballo all’imperatore Giuseppe II, venuto con altri principi a visitare Venezia. Questo senatore, distinto uomo di stato, fu tenuto in gran pregio dal principe ereditario di Russia, che il volle sempre vicino nella brillante dimora fatta fra noi colla consorte nel 1782. I Tron da S. Eustachio andarono estinti l’8 giugno 1800 in un Vincenzo q. Nicolò già stato luogotenente ad Udine.
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Nella vicinanza
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- S. Stae (Salizzada, Campo, Traghetto)
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Altre strade di Venezia presero il nome della famiglia Tron.
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