Volto Santo

Presso il Ponte dell’Anconetta. Essendo venuti alcuni mercadanti Lucchesi a Venezia, ove perfezionarono l’arte della seta, formarono nel 1360, col permesso del governo, una pia società, o consorzio fra di loro, sotto il nome del Volto Santo, perché così chiamavasi un prodigioso crocefisso a Lucca venerato. Poscia, con istrumento 2 ottobre 1370, in atti Nicolò q. Nicolò notajo di Firenze, ottennero uno spazio presso la chiesa di S. Maria dei Servi per fabbricare un oratorio, e per formare il loro cimitero. Finalmente, coll’altro istrumento 6 settembre 1398, in atti pre’ Lorenzo Foscarini, acquistarono dai padri Serviti medesimi un teren vachuo meso in la contrada de S. Marchuola, lo qual è per mezo la chiexia oltre lo rio, ove eressero un’aula per le loro adunanze, e dieci case a ricovero dei poveri della propria nazione. Questi edificii, che portano scolpita sulla facciata l’immagine del Volto Santo, e che diedero il nome alla strada da noi rammentata, bruciarono miseramente nel 1789, avendosi appreso fuoco ad un magazzino da olio presso il Campiello del Tagliapietra ai Ss. Ermagora e Fortunato, ed avendo galleggiato l’olio infiammato sopra l’acqua del prossimo canale. Del suddetto incendio abbiamo altrove parlato. Vedi Tagliapietra (Campiello del). Un anno dopo le case dei Lucchesi vennero rifabbricate, e due iscrizioni vi furono poste sopra, a documento del fatto.

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