Gradenigo (Fondamenta) a S. Simeon Grande. Il palazzo Gradenigo è della scuola del Massari. Adiacente al medesimo stendesi ampio giardino, intorno al quale si può girare in carrozza a quattro cavalli, come praticavasi fino allo spirare del secolo trascorso. In esso si diede una caccia di tori il 10 febbraio 1767 M. V.
La patrizia famiglia Gradenigo è originaria dalla Transilvania, ove teneva posto qualificato, e signoreggiava ampie possessioni, ma, esclusa per ire di parte, trasferissi in Aquileja, e vi dimorò fino alla distruzione di quella città. Allora, come vogliono alcuni, andò ad edificare Grado, da cui in seguito passò a Venezia. Vanta un Giovanni, che seguì nella fuga il doge Pietro Orseolo, suo suocero, e che, vestito l’abito di S. Benedetto, morì nel 1016 a Montecassino in odore di santità. Vanta pure, in mezzo a molti patriarchi, vescovi, generali, senatori ecc., tre dogi, fra i quali Pietro fece adottare nel 1297 la famosa legge che riformò l’antica costituzione veneta, sostituendo all’originaria democrazia l’aristocrazia ereditaria. Questo doge domò eziandio la ribellione di Baiamonte Tiepolo, e morì nel 1311 avendo sepoltura in chiesa di S. Cipriano di Murano, fondata nel 1108 dalla di lui famiglia, e juspatronato della medesima.
Un’altra linea dei Gradenigo diede il nome ad un Ramo e ad una Corte situati a S. Giustina. Alla linea da S. Giustina si riferisce il seguente racconto, che trascriviamo dal codice 183, Classe VII della Marciana: 16… Girolamo Gradenigo q. Pietro q. Tadio da S. Giustina era fatto dalla famiglia Ab. di S. Cipriano. Gli fu consegnata e raccomandata dal duca di Mantova la cantatrice D… che cantava nel teatro di S. Moisè, poi a S. Luca, e innamoratosi fornicò seco, et s’accordò seco, il che venuto all’orecchio del Duca, lo perseguitò talmente che, abbenchè fuggito a Trento per andar in Germania con la donna, gli convenne tornar a dietro, e, per quanto hanno operato li fratelli, non è mai stato possibile placar il duca, che ha voluto che vada ai suoi piedi a chiedergli perdono, e sposarla in sua presenza, che indegnamente lo eseguì, et anzi con fasto e vanità la conduce in tutti li ricreamenti, abbenchè per questo sia fuori della sua casa, e membro reciso colla sua parte fuori di casa.
Il palazzo Gradenigo a S. Giustina, la cui fabbrica attuale data dal secolo XVII, era celebre per ricca biblioteca di stampati e di manoscritti, alcuni dei quali compilati nel secolo trascorso da Pietro Gradenigo, nonché pel museo di monete e di medaglie, formato specialmente a cura di Giacomo Gradenigo q. Girolamo, che fu Provveditore generale in Dalmazia, morto nel 1795, e del di lui fratello Gian Agostino, vescovo di Ceneda. Qui soggiornò ai nostri tempi l’arciduca d’Austria Federico.
Il Cicogna nelle sue schede manoscritte riporta il seguente avanzo d’iscrizione che lesse sui muri del palazzo medesimo: Danieli Gra… Et Cap.
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Nella vicinanza
- Rio Marin (Fondamenta) a S. Simeone Profeta.
- Rio Marin (Fondamenta) o dei Garzotti a S. Simeone Profeta.
- Croce (Calle della) a San Simeon Grande.
- Marin (Rio) a San Simeone Profeta
- Vissiga (Calle della) a S. Simeon Profeta, in Rio Marin
- Bergama (Calle, Ponte della) a S. Simeon Grande
- S. Simeone Grande (Parrocchia, Campo)
- Nazario Sauro (Campo). Vedi Tedeschi.
- Zinelli (Sottoportico e Calle) a S. Simeon Grande
- Tedeschi (Ramo Campo, Campo dei) a S. Giacomo dall'Orio
- Venzata (Calle) o del Caustico in Rio Marin.
- S. Zuane (Calle) in Rio Marin, a S. Simeone Profeta
- Dario (Sottoportico e Corte) al Gesù e Maria
- Bari (Calle Larga, Lista Vecchia dei) a S. Simeon Grande
- Gesù e Maria (Calle del) a S. Simeon piccolo
- Brato (Ramo) a S. Simeone Profeta
- Latte (Ponte della) a S. Giovanni Evangelista
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