Duodo o Barbarigo (Fondamenta) a S. Maria Zobenigo. Convien dire che la famiglia Duodo fissasse in tempi alquanto antichi il suo soggiorno in parrocchia di Santa Maria Zobenigo, poiché un Leonardo Duodo da Santa Maria Zobenigo dal 1265 al 1302 era del Consiglio. Inoltre gli eredi di Simeone Duodo, e Pietro Duodo da S. Maria Zobenigo contribuirono prestiti allo Stato nel 1379. La Morea, o secondo altri, la Germania, fu culla di questa famiglia, gloriosa principalmente per un Pietro capitano fino dal 1483 dell’armata sul lago di Garda, e nel 1495 guidatore dei cavalli albanesi alla giornata del Taro; per un Francesco, grande nel 1571 alla battaglia di Lepanto, e per un altro Pietro, figlio dell’accennato Francesco, uomo dotto ed onorato di molte ambascerie. Egli essendo di ritorno nel 1588 dalla Polonia, insieme allo architetto Scamozzi, commise a quest’ultimo di rifabbricargli il palazzo a S. Maria Zobenigo, sulla Fondamenta che perciò venne appellata Duodo. Pietro costrusse pure le sette chiese presso Monselice, a similitudine delle sette basiliche di Roma, e morì nel 1611.
Il palazzo Duodo a S. Maria Zobenigo è nominato nei Diarii del Sanudo in occasione d’un banchetto che il 20 febbraio 1532 M. V. diede colà Pietro Duodo q. Francesco, banchetto in cui si imbandirono pistachee, calisoni, pernise, fasani, paoni, colombini e tutto quel si pol dar.
Tra i principali incendii che successero in Venezia il Gallicciolli nota quello del 3 decembre 1741 in Ca’ Duodo a S. M. Zobenigo.
La Fondamenta Duodo a S. Maria Zobenigo chiamasi pur anche Barbarigo da un’altra patrizia famiglia, anticamente signora di Muggia in Istria, la quale, come tramandano i cronisti, assunse il cognome di Barbarigo, dopoché Arrigo, uno de’ suoi eroi, avendo nell’880 sconfitti i Saraceni, formossi delle loro barbe recise una corona, ed in tal guisa ritornò trionfante ai paterni lari. I Barbarigo, venuti tosto dopo a Venezia, fondarono, insieme ai Jubanici, la chiesa di S. Maria Zobenigo, dal che si può dedurre che fino da quell’epoca si stabilissero in detta contrada. Essi fondarono o ristaurarono altre delle nostre chiese, e produssero due vescovi, un patriarca di Venezia, e tre cardinali, fra i quali il beato Gregorio, che nacque a S. Maria Zobenigo, sulla Fondamenta Duodo o Barbarigo, e che nel 1691 rinunciò all’onore della tiara pendente allora sul di lui capo. Uscirono inoltre dalla medesima famiglia due dogi fratelli e, fra molti distinti guerrieri, quell’Agostino, che operò prodigi di valore nella battaglia di Lepanto, in cui, colto da un dardo nell’occhio, morì esultante alla vista dell’eccidio nemico.
I Barbarigo imposero il nome anche al Sottoportico e Calle Barbarigo, situati presso la Fondamenta Duodo e Barbarigo, a S. M. Zobenigo, nonché ad altre strade di Venezia.
Mappa
Nella vicinanza
- Campanile (Calle del) a S. Maria Zobenigo.
- Feltrina (Ponte, Campiello della) a S. Maria Zobenigo
- Campanile (Calle del) a S. Maria Zobenigo.
- Muneghe (Sottoportico e Corte delle) a San Maurizio, sulla Fondamenta Corner Zaguri
- Corner Zaguri (Ponte e Fondamenta) a S. Maurizio
- S. Maria Zobenigo (Parrocchia, Campo, Rio, Traghetto di)
- Malatina (Sottoportico e Corte) a S. Maurizio
- S. Maurizio (Campo, Rio, Ponte, Fondamenta del Traghetto)
- Richetti (Calle) a S. Maurizio
- Caotorta (Calle) a S. Angelo
- Da Ponte (Calle e Corte) a S. Maurizio
- Fenice (Ponte, Fondamenta, Rio, Fondamenta della) a S. Maria Zobenigo
- Cicogna (Calle) a S. Moisè.
- Santissimo (Corte e Sottoportico del) a S. Maurizio
- Bergamaschi (Calle) a S. Moisè.
- San Gregorio (Campo, Calle, Calle del Traghetto, Ponte)
- Malvasia vecchia (Ponte, Sottoportico, Campiello della) a S. Fantino
- Vicenza (Sottoportico e Corte della) a S. Moisè.
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