Da Mula

Da Mula (Ramo) a S. Vito. Creda chi vuole ai cronisti che la famiglia Da Mula provenga da Amulio re degli Albani. A noi basta sapere che essa fu una delle prime venute fra noi, che esercitò la podestà tribunizia, e che, rimasta del Consiglio nel 1297, si rese chiara specialmente per un Cristoforo generale nel 1482 contro il duca di Ferrara, e conquistatore d’Adria col Polesine; per un Girolamo che fiorì circa il 1520, e che, ito al soccorso di papa Clemente, assediato dagli Spagnuoli, soggiogò tutte le città marittime della Puglia; per un Agostino nel 1525 luogotenente d’Udine, nel 1526 provveditore generale dell’armata di qua del Mincio, indi provveditore in Friuli ecc. ecc.; per un Lorenzo, di lui figlio, vincitore dei corsari nel 1547, e nel 1577 ballottato doge; per un Marcantonio finalmente che, essendo nel 1561 ambasciatore presso il pontefice Pio IV, venne eletto cardinale. Ciò gli procacciò il bando dal Veneto stato, vietando la Repubblica ai proprii ministri d’accettare dignità dai principi presso cui risiedevano. Marcantonio fu egregio letterato ed istituì in Padova, nel Prato della Valle, il collegio dal di lui cognome chiamato Amulio.

I Da Mula abitavano in parrocchia di S. Vito fino dal secolo XV, ed in quella distrutta chiesa avevano sepolcro. Il palazzo che ad essi apparteneva guarda il Canal Grande.

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