Carminati

Carminati (Ramo, Salizzada, Ramo secondo Salizzada, Ramo terzo Salizzada) a S. Eustachio. La famiglia Carminati ebbe la sua culla nel territorio di Bergamo. Fino dal 998 fu chiara per quel Pietro che combatté valorosamente contro i Saraceni, laonde coi discendenti ebbe il titolo di conte e cavaliere da Giovanni XVIII nel 1006. Il pontefice, nel breve speditogli, concede altresì facoltà a Giacomo di lui figlio, che era canonico, di poter succedere nel vescovato di Bergamo col titolo di vescovo pontificio, e si dichiara congiunto di sangue ai Carminati colle parole: Concedimus et mandamus per praesentes ad hanc propaginem tuam quia ex ipsa originem traximus ecc. I Carminati levarono bel grido di sé nella terra natale anche nei secoli XIV e XV, sostenendo parte Ghibellina, e possedendo fortilizi e castelli. Poscia si diffusero in Milano, Genova, Verona, e Venezia, nella qual ultima città vennero ascritti al patriziato nel 1687. Essi tuttora possiedono, ed abitano un palazzo a S. Eustachio, che ha l’arma loro sculta sul prospetto, ed imposero il nome alle prossime vie.

Una Calle Carminati eravi anche a S. Lio da un vasto casamento tuttora posseduto, ed abitato da un altro ramo della famiglia Carminati, ascritto alla cittadinanza originaria. Questa calle però ora è scomparsa, facendo parte del giardinetto aggiunto recentemente al fabbricato.

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