S. Antonino

S. Antonino (Salizzada, Ponte, Rio, Campo). La chiesa di S. Antonino, ex parrocchiale, fu eretta dalla famiglia Badoara nel secolo VII (1). Venne poi rifabbricata nel 1680, come s’impara dalla iscrizione posta sul prospetto. Ora serve di succursale a S. Giovanni in Bragora. Il suo campanile sorse circa alla metà del secolo trascorso, poiché il parroco Antonio Fusarini, morto nel 1762, è detto sulla pietra sepolcrale auctor sacrae turris.

Questa chiesa nel 1819 fu teatro d’una strana avventura. In essa riparossi un grosso elefante, scappato, con gran timore della popolazione, dal suo serraglio sulla Riva degli Schiavoni. Non valendo le palle da fucile ad ucciderlo, fu d’uopo ricorrere agli artiglieri, che, appuntata una colubrina, lo fecero finalmente cadere esanime al suolo. Il fatto inspirò l’Elefanteide del celebre Buratti. Vedi anche l’opuscolo intitolato: L’elefanticidio in Venezia dell’anno 1819 del nobile signor Pietro Bonmartini Padovano. Venezia, Andreola, 1819.

In contrada di S. Antonino morì il 4 Gennaio 1497 m. v. Girolamo Lando patriarca di Costantinopoli (2).

Note di Lino Moretti

  1. Manca di prove una datazione tanto remota. Il più antico ricordo del titolo è del marzo 1147. Nelle antiche carte si legge sempre: S. Antolin. La chiesa fu parrocchiale fino al 1810.
  2. La salizzada S. Antonin corrisponde al rio Badoario, interrato nel 1805.

Mappa

Nella vicinanza


A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V W Z

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *