Amor degli amici

Amor degli amici (Calle dell’) a S. Tomà. Ad onta delle fatte ricerche, non potemmo ritrovare l’origine di questo nome. Anche il Fontana nell’Omnibus vi scivola sopra dicendo Nome che, se non rimane indizio di qualche rimoto socievol convegno, può richiamarci, forse, non senza nostro rossore, all’età dell’oro dell’amicizia (1).

Innanzi l’interramento del Rio dei Nomboli, la Calle dell’Amor degli Amici, per mezzo di un ponte del nome medesimo, comunicava con la Calle dei Saoneri. Notisi però che, probabilmente per brevità, le Descrizioni della contrada di S. Tomà nominano in questa situazione soltanto la Calle, ed il Ponte dell’Amor.

Note di Lino Moretti

  1. Secondo quanto ha scritto G. Malgarotto nel Gazzettino dell’11. gennaio 1925, uno stesso episodio sarebbe all’origine delle denominazioni sia di questa calle che del ponte di Donna Onesta. L’episodio è riferito dal Tassini sotto la voce Donna Onesta, giusta la versione data dal Pullè, che è alquanto diversa da quella riesumata dal Malgarotto. Perché la bella Santina, moglie dello spadaio Battista, non avrebbe fatto la fine di Lucrezia, ma il suo onore sarebbe stato salvato da un fedele amico del marito, Zuane bareter, che era stato insospettito dall’assiduità con la quale Marchetto Rizzo si recava a casa di Battista, proprio quando costui era assente, a prender notizie di un certo fuseto damascato che gli aveva ordinato. Sorpreso il Rizzo che stava per sopraffare la donna, Zuane lo colpì con quel fuseto e fu perciò bandito per sei mesi il 14 ottobre 1490. Il ponte, poi scomparso, presso il quale aveva la sua bottega Zuane bareter, avrebbe preso nome da un sì memorabile esempio di amicizia.

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