Marin

Marin (Rio) a San Simeone Profeta. Dice il Gallicciolli che fino dal 1080 trovasi questo rivo così denominato. Ed una Stefania del fu Pietro di Rivo Marin è citata in un documento del luglio 1100 nell’archivio di San Zaccaria. Aggiunge poi il Gallicciolli che il rivo medesimo trasse il nome dall’essere stato fatto scavare a mano da Marin Dandolo. Anche il Corner (Eccl. Ven. Dec. X), parlando dell’istituzione del priorato di San Giovanni Evangelista, operata dai Badoer, dice che Baduariae familiae eo temporis subjacebat quidquid terrarum atque domorum a S. Stephani paroecia extendebatur ad eum usque rivum quem Marinum nuncupatum fuisse fertur ex Marino Dandulo, qui, ut hasce domus ab aliis in confinio S. Jacobi de Luprio sitis sejungeret, rivum ipsum effodi jusserat.

Presso questo rivo esisteva un tempo il così detto Purgo, sapendosi dalle vecchie memorie che Giacomo d’Armer, morto il 20 settembre 1353, stava in Rio Marin presso il Purgo. Tale stabilimento venne poscia trasportato sul finire della Fondamenta della Croce, ove trovavasi anche al cadere della Repubblica. Si legge nella cronaca del Savina all’anno 1587, 24 maggio: Fu presa parte in gran cons.o che Nicolò Memo fu di Gio. Maria possi alienare il suo stabile condicionato che è sopra Canal Grando app. Santa Croce per poter maritare et monacare alcune sue figlie, et lo vendere, come fece, alli signori Soprastanti del Purgo per fare il loro uffizio, et per purgar li panni, sendo molto stretti nella sua stantia di Rio Marin, et lo comperarono per XVm. ducati. Il Purgo era un tratto di terreno con gallerie, destinato a mondar coll’acqua le lane ed i panni, al quale era annesso il detto Uffizio o Camera del Purgo.

Il Rio Marin nel 1875 venne, coll’atterramento d’alcune case, in qualche punto allargato.

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