S. Rocco

S. Rocco (Sottoportico) a S. Stin. Da alcune case che, come dice il Dezan, e come scorgesi dallo stemma scolpito sul muro, appartenevano all’arciconfraternita di S. Rocco. Essa ne aveva comperate 14 il 19 aprile 1532 al prezzo di 1100 ducati dal Mag.co Andrea Diedo, ed era obbligata di levare dagli affitti delle medesime ducati 20 per maritare due donzelle, secondo la disposizione di Marchiò de Zuane. Poscia il 16 gennaio 1534 M. V. ne comperò altre 4 dalle NN. DD. Maria e Daria Balbi q. Francesco, spendendo 600 ducati del lascito di Z. Antonio dal Orese. Queste case vennero rifabbricate dalla scuola nel 1745, comperando un’altra casa dal N. U. Polo Michiel Morosini.

L’arciconfraternita di S. Rocco possedeva pure parecchi stabili in parrocchia dell’Angelo Raffaele per avviarsi a S. Maria Maggiore, i quali da principio si davano amore Dei ai confratelli poveri, ed in seguito s’affittavano. Erano stati eretti sopra 520 passi di terreno, acquistati nel 1511 dal N. U. Alvise Pisani, e sopra altri passi 35 acquistati dalla ditta medesima nel 1536 coll’impiego di 832 ducati. Perciò anche in questa situazione esisteva, come leggesi sulla muraglia, una Corte S. Rocco, attualmente ridotta ad orto. Tuttora sopra la prossima Fondamenta dei Cereri havvi un’iscrizione del 1709, trasportata dalla corte suddetta, con cui vi si proibivano le caccie dei tori.

Dell’arciconfraternita di San Rocco parleremo altrove. Vedi Scuola (Calle a fianco ecc.) a S. Rocco.

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