Bragadin

Bragadin (Calle) in Barbaria delle Tole, a S. Giustina. E’ prossima ad un palazzo che era posseduto dalla patrizia famiglia Bragadin, il prospetto archiacuto del quale, sorto come appare, nel secolo XV, guarda il rivo di S. Giovanni Laterano. La famiglia Bragadin, venuta da Veglia in Dalmazia nell’800, fu una di quelle che composero la prima nobiltà patrizia. Si denominava prima Barbalin, ma nell’890 mutò arma e cognome. Gloriasi d’un cardinale, d’un patriarca di Venezia, e specialmente dell’invitto Marcantonio. Egli, dopo aver difeso fino agli estremi Famagosta assediata dai Turchi, costretto a capitolare, venne, contro i patti, scorticato vivo nel 1571. La di lui pelle, riempiuta di paglia fu portata in trionfo a Costantinopoli, e deposta nell’arsenale della città, donde poté essere trafugata a merito d’un Girolamo Polidoro. Trasferita a Venezia, collocossi da prima nella chiesa di S. Gregorio, e quindi nel 1596 in quella dei SS. Giovanni e Paolo con apposito monumento. Alcuni vorrebbero che Marcantonio nascesse ed abitasse nel palazzo in Barbaria delle Tole. Giova però ricordare che il Codice 183, Classe VII, della Marciana, riferisce sotto l’anno 1571: M. Antonio Bragadin da S. Felice, hora da S. Giustina di Barbaria delle Tavole q. Marco, q. S. Alvise, era Cap. in Famagosta, fu scorticato vivo dai Turchi nella resa di d. città. Ciò indicherebbe che, essendo egli nato in parrocchia di S. Felice, il di lui ramo passasse poscia ad abitare in Barbaria delle Tole. Ed in vero anche il primo dei due Codici intitolati: Genealogia dei Nobili veneti con le nozze (160, 161, Classe VII della Marciana) pone il ramo di Marcantonio domiciliato a S. Felice, e fa vedere che soltanto più tardi un altro Marcantonio Bragadin, nipote del precedente, il quale venne eletto cardinale nel 1641, era appellato da Barbaria delle Tavole. Sopra il muro del palazzo Bragadin, che guarda la Barbaria, scorgesi un basso rilievo di marmo greco, lavoro del secolo XIV, rappresentante il profeta Daniele tra i leoni (1), trasportato forse dalla chiesa di S. Daniele, fondata dai Bragadin, ed ove essi avevano tomba. Sopra la porta ammirasi poi un medaglione pur esso in marmo, col ritratto di Marcantonio, fattovi collocare dal cav. Pietro Bigaglia, il quale fino dal 1824 comperò dai Bragadin il palazzo medesimo. La famiglia di cui fu parola diede il nome a parecchie altre strade di Venezia, fra le quali meritano menzione la Calle e Ramo Bragadin a S. Cassiano, ove i Bragadin possedevano un palazzo tuttora esistente, e la Fondamenta Bragadin a San Vito, ove ne possedevano un altro distrutto dal fuoco nel secolo trascorso, per cui una prossima via porta il nome di Calle Larga Brusà. Sopra questa fondamenta esiste un ospizio per povere, fondato nel 1432 mediante lascito di Franceschina Marin relita Bartolomeo della Torre zogelier, essendosi allora destinati al pio scopo 50 campi nella villa di Trevignan, un pezzo di squaro in parrocchia di S. Agnese, e gli interessi d’un picciolo capitale in zecca. Sul prospetto della casa inserviente all’ospizio scorgesi tuttora scolpita una torre col motto Jesus, e con sottoposta lapide ove è scritto: Mulieribus Pie Legata Anno MCCCCXXXII.

Note di Lino Moretti

  1. Il bassorilievo è opera del secolo V e proviene dal vicino Oriente.

Mappa

Nella vicinanza


A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V W Z

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *