S. Boldo

S. Boldo (Campo, Ponte). La chiesa parrocchiale di Sant’Ubaldo, volgarmente S. Boldo, fabbricossi, sotto l’invocazione di S. Agata, dalle patrizie famiglie Giusto e Tron intorno al secolo XI, ma incendiatasi nel 1105 fu rinnovata, e poscia ampliata nel 1305 (1). Col progresso di tempo, dalle vicinanze d’uno spedale, detto di S. Ubaldo, fondato per 12 povere dai coniugi Tommaso e Lorenza de Matteo da Firenze, cogli atti d’ultima volontà 19 decembre 1395, e 16 agosto 1429, cominciò ad intitolarsi, oltre che di S. Agata, anche di S. Ubaldo, e finalmente restò con quest’ultimo nome soltanto. Resa cadente nel 1735, venne in 4 anni riedificata. Si chiuse nel 1808, ed in seguito si demolì, non in modo però che non se ne scorgano gli avanzi insieme a quelli del campanile (2).

Lo spedale, ovvero ospizio, di S. Ubaldo si presta tuttora alla sua primitiva destinazione.

Note di Lino Moretti

  1. Il primo ricordo del titolo di S. Agata risale al 1088 (Corner, Eccl. Ven., II, 384), ma già in un documento del 1136 è nominato il confinium S. Ubaldi, e da allora le due denominazioni si alternano, per quanto nei documenti anteriori al 1530 il parroco sia sempre detto di S. Agata.
  2. La chiesa fu demolita nel 1830; quanto rimane del campanile è ridotto a privata abitazione. Secondo il Moschini, la ricostruzione settecentesca spettava a Giorgio Massari.

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