Ospitale

Ospitale (Calle dell’) a San Giobbe. Giovanni Contarini patrizio veneto e sacerdote, quel desso che si può chiamare il fondatore del monastero di S. Girolamo, ordinò nel 1378 uno spedale, ovvero ospizio, per poveri in parrocchia di S. Geremia sulla fondamenta che guida alla laguna. La fabbrica fu compiuta nel 1380, e nel 1389 ampliata, aggiuntavi anche una chiesetta sacra a S. Giobbe. Venuto a morte il Contarini nel 1407, lasciò i suoi beni all’ospizio, e comandò di venire sepolto nella chiesetta. Lucia di lui figlia, rimasta, per ragioni dotali di sua madre Elisabetta, padrona del luogo, vi prepose un priore, e nel 1422 nove governatori. Vi accolse eziandio nell’anno medesimo alcuni eremiti di S. Girolamo, e nel 1428 i Minori Osservanti, i quali, avendo ottenuto in piena proprietà l’oratorio, lo incorporarono in seguito nella chiesa che s’accinsero ad erigere in onore di S. Giobbe. Vedi S. Giobbe (Fondamenta ecc.). Questa fu la cagione per cui nel 1512 i governatori dell’Ospizio fondarono, a comodo del medesimo, un oratorio novello dedicato alla B. V. ove trasportarono le spoglie del Contarini. L’ospizio di S. Giobbe, verosimilmente fino dalla sua origine, venne diviso in due corpi separati, l’uno di qua del Ponte della Saponella, accanto l’oratorio, ove s’apre la Calle dell’Ospitale presa per tema del presente articolo; l’altro di là del ponte, ove scorgesi una Corte pur essa dell’Ospitale denominata. La Descrizione della contrada di S. Geremia pel 1713 chiama il proprio riparto Ospital delle Vecchie, registrandovi varie casette concesse gratuitamente dalla commissaria Contarini a povere vecchie, ed il secondo Ospital della Croce, registrandovi altre casette destinate a poveri. In ambidue i luoghi stanno scolpite sui muri epigrafi allusive collo stemma della famiglia Contarini. Che poi questa divisione fosse antica, se lo può dedurre dal testamento di Bartolammeo Bragadin 16 giugno 1480, in cui egli fa menzione, allo scopo di beneficarli, degli Hospedali de S. Jopo qual son do, zoè due Hospedali, l’uno arente la chiesa, l’altro in cavo del squero. Vedi Cicogna (Inscr. Ven., vol. VI). Il pietoso istituto del Contarini esiste ancora.

Riferisce il Sanudo: E’ da saper domenega (17 febbraio 1515 M. V.) seguite un caso che appresso S.to Iob è una chiesuola con un hospital de cha Contarini, et era uno campanil, et perché feva nocumento ali frati, parse al Guardian di farlo ruinar armata mano, et cusì la note andata più di XX frati lo ruinarono fino su le fondamenta, et inteso questo la Signoria, adì, 19 il principe, fatto venir dito Guardian, et frati in collegio, li fece grandissimo rebuffo, et ordinò lo dovessero rifar, come l’era prima, a tutte loro spese, e poi agitassero quello volessero, perché niuno in questa terra se deve far rason da lori medemi.

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