Scalzi

Scalzi (Fondamenta dei). L’istituto dei Carmelitani Scalzi si stabilì la prima volta in Venezia nel 1633 per opera del padre Agatangelo di Gesù e Maria, che con un compagno prese a pigione una casa a S. Girolamo. Nel 1635 i Carmelitani passarono in un’abitazione più capace alla Giudecca, e nel 1647 nell’Abazia di S. Gregorio colla lusinga di acquistarla. Ma, non accordatisi nel prezzo, elessero nel 1649 il sito di cui facciamo parola, e vi edificarono un convento, ed una piccola chiesa, che intitolarono di S. Maria in Nazareth per una sacra immagine della Beata Vergine, tradotta dall’isola di S. Maria in Nazareth detta poscia, per corruzione, il Lazzaretto Vecchio. Verso il 1656 la chiesa venne demolita per innalzare l’attuale sul disegno del Longhena, che consecrossi nel 1705. La facciata è del Sardi, e sorse a spese di Girolamo Cavazza. Dal 1853 al 1862 se ne operò un radicale restauro a spese del governo austriaco. Soppresso il convento nel 1810, parte ne fu ridotta a privata abitazione da chi avevalo comperato dal fisco, e parte, cioè quella risguardante la Fondamenta, venduta alla società imprenditrice della Stazione Ferroviaria, che per suo uso vi fece succedere una rifabbrica. Non sono molti anni però che i Carmelitani ricomperarono la prima parte coll’annessa ortaglia per congiungerla ad un ospizio, ove, fino dal 1840, posero dimora.

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