Nicoli

Nicoli (Ramo, Campo dei) a Castello. Dice il Berlan che può aver dato il nome a queste strade la famiglia Nicola patrizia, venuta d’Aquileja, ed estintasi nel 1318, ma ciò è falso, poiché, nella Descrizione della contrada di San Pietro di Castello pel 1661 trovasi che in questo punto aveva varii stabili, botteghe, e terreni vacui, parte suoi, parte in affitto, un Giacomo Nicola filacanevo. Egli cognominavasi veramente Pelao, come nei registri dell’Avogaria, donde apprendiamo che era figlio di Nicolò, e che, al pari del padre, esercitava a Castello la professione del mercante di canevo. Egli stesso inoltre nella notifica dei propri beni, fatta nel medesimo anno 1661 ai X Savii sopra le Decime, si dice Giacomo q. Nicolò Pelao, e si confessa possessore d’una casa in Rio de S. Domenico di Castello per mezzo l’ospetal de Santi Pietro e Paolo, e d’altri stabili vicini. Volgarmente però era chiamato Nicola, o Nicoli, come tutti i suoi discendenti, fra i quali Filippo, che era nato pur egli a Castello, e che esercitava l’arte medica, venne col fratello Nicolò approvato cittadino originario il 10 giugno 1767.

Un Sottoportico Calle, ed una Calle dei Nicoli esistono anche alla Giudecca, e la Descrizione della contrada di Sant’Eufemia della Giudecca pel 1661 registra colà varii stabili di Nicoletto e fratelli Nicoli con bottega che serve loro da lavorar da filacanevo, et un loco di cui si servivano per incatramar cai.

Il Codice Marciano 939, Classe VII, pone i Nicoli dalla Zudecha fra i cittadini, e ne riporta lo stemma. Probabilmente erano del medesimo sangue della famiglia domiciliata a Castello.

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