Donà

Donà (Ponte, Ramo) sulle Fondamente Nuove. La patrizia famiglia Donà dalle Rose possiede tuttora presso questo ponte un palazzo del quale il doge Leonardo Donà pose la prima pietra il 24 marzo 1610. La fabbrica, architettata, come credesi, sul disegno del celebre fra’ Paolo Sarpi, sarebbe riuscita più splendida e grandiosa se il concetto del fondatore non fosse stato sempre mai combattuto, ed attraversato dal fratello Nicolò. Narrasi che da ciò nascessero varii alterchi tra i due fratelli, e che, in conseguenza d’uno di questi, il doge, colto d’atrabile, cessasse di vivere per apoplessia nel 1612. Allora il fratello ed i nipoti compirono alla meglio il palazzo come si vede.

Vogliono i cronisti che i Donato, o Donà, sieno discesi da un ceppo comune, benché si dividessero in due linee, le quali in tempi antichi trasmigrarono in Venezia da diversi paesi, ed avendo innalzata arma diversa, si denominarono volgarmente l’una dalle Tresse, e l’altra dalle Rose. Le glorie di questa famiglia consistono in tre dogi, Francesco nel 1545, Leonardo nel 1606, e Nicolò nel 1618; in molti dignitarii della chiesa, fra cui Lodovico, eletto cardinale nel 1378 da Urbano VI, ma poscia, per sospetto di tradimento, fatto annegare, come si dice, con altri cinque cardinali dal pontefice medesimo; finalmente in parecchi valorosi guerrieri, e letterati distinti. Tralignarono poi dalle glorie avite quell’Andrea Donà, il quale, corrotto dall’oro del duca di Milano, venne posto in carcere nel 1447, né ottenne la liberazione, quantunque vivamente sollecitata dall’imperatore Federico III; quel Giuseppe che, convinto di intelligenza con gli Spagnuoli, fu pubblicamente appiccato nel 1601; quell’Antonio che, sotto un’accusa de peculatu, prese la fuga nel 1619, ed ebbe il bando da tutto il Veneto dominio; e quel Paolo, che, avendo ucciso, per gelosia d’una monaca, nel 1704 Pietro Minotto, venne pur egli bandito, ma poscia ritornò in patria graziato. I Donà, secondo alcune cronache, edificarono la chiesa di S. Fosca, e per certo ne fecero sorgere l’attuale prospetto. Ristaurarono pure, unitamente ad altre patrizie famiglie, la chiesa di S. Giustina, e lasciarono il loro nome a più strade di Venezia.

Mappa

Nella vicinanza


A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V W Z

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *