Colori

Colori (Calle dei) a S. Leonardo. La Descrizione della contrada di S. Leonardo pel 1661 ricorda che in Calle dei Colori c’era la casa di donna Felicita relitta de M. Anzolo Balbi dai colori. Il nome trovasi altrove ripetuto, avendo esistito in Venezia nei tempi andati molte fabbriche per ottenere il verderame, il cinabro, il prussiato di ferro ecc. Nel Ristretto Generale di tutte le parti della Scuola dei Merciai sino il 22 settembre 1612, che si conserva nel R. Archivio Generale, troviamo circa quei dai Colori, Battioro Stagnoli, e Taglia Verzìni i cenni seguenti: Questi sono stati sempre soggetti alla nostra scola perché nella loro botega tengono tutte le cose aspettanti alla medesima, contro quali in diversi tempi sono nate molte contese pretendendo separarsi da noi, che non li è sortito. Essi nulladimeno avevano raggiunto il loro scopo verso il fine della Repubblica, poiché allora, come si rileva dalla Statistica del 1773, e dal manoscritto d’Apollonio Dal Senno, i Battioro Stagnoli, in cui comprendevansi i fabbricatori e venditori di colori, formavano un’arte distinta dai Merciai. Rileviamo poi dalla Guida del Coronelli che si raccoglievano in chiesa di S. Francesco della Vigna, nella così detta Cappella Santa, ove il 5 agosto solennizzavano la festività della Madonna della Neve loro protettrice.

Un braccio della Calle dei Colori chiamasi pure Mosto. Vedi Mosto o dei Colori (Calle).

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