Cappuccine

Cappuccine (Calle delle) a S. Maria del Pianto. E’ così nominata da un convento di monache Servite, dette le Cappuccine, che era congiunto alla chiesa di S. Maria del Pianto. Questi edifici si presero ad architettare nel 1647 da Baldassare Longhena per voto fatto dal Senato nella crudel guerra contro il Turco, e dietro l’esortazione di Maria Benedetta Rossi, monaca Servita del convento di Burano, che fino dal 1630, epoca della pestilenza, aveva suggerito questo mezzo come atto a placare l’ira celeste. Nel 1658 Maria Innocenza Contarini, successa alla Rossi, condusse da Burano alcune monache per popolare il nuovo convento, il quale nel 1810 venne, come tanti altri, soppresso, chiudendosene anche la chiesa. Nel 1814 ambi gli edifici vennero acquistati dall’abate Antonio de Martiis, e volti ad uso d’educazione maschile, e di speculazione privata. Finalmente l’ab. Daniele Canal (poscia canonico) v’istituì altro collegio, ove si educano povere fanciulle, e, dopo un breve spazio di tempo, giunse a riaprire la chiesa, riconsacrata il 21 agosto 1851. Vedi l’opuscolo intitolato: La Chiesa di S. Maria del Pianto in Venezia. Venezia, Antonelli, 1851.

Gravissimo incendio sviluppossi la sera del 5 gennaio 1748 M. V. in Calle delle Cappuccine, in un magazzino di merci d’una compagnia di mercadanti, a causa d’un garzone che vi entrò colla pipa accesa. Durò fino a giorno, ed in tale circostanza morì soffocato dal fumo, e sepolto fra le macerie, un servo di Biagio Alpegher negoziante. Andarono consunti 145 colli di cotone, ed altre merci con rilevantissimo danno. S’abbruciarono inoltre quattro case di proprietà Morosini.

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