Polvere

Polvere (Sottoportico, Corte Nuova della) in Frezzeria. Da una fabbrica di polvere di Cipro, tenuta da un Bortolo Lucadello, il cui figlio G. Battista ottenne un privilegio dal Magistrato alla Sanità nel 1763. Di questa polvere al tempo della Repubblica si faceva un uso grandissimo pei toupet delle dame e per le parrucche dei gentiluomini. La vendevano i così detti muschieri (profumieri) dipendenti dall’arte dei Merciai, dai quali nel 1551 tentarono di staccarsi, benché in seguito, vedendo di non poter accampare valide ragioni, venissero ad un componimento, riserbandosi il solo diritto di creare i loro soprastanti. Essi nel 1708 rinnovarono il medesimo tentativo, ma inutilmente, perloché, anche al cadere della Repubblica, erano uniti all’arte dei Merciai, trovandosi nel manoscritto Dal Senno fra i colonnelli dell’arte suddetta i fabbricatori e venditori di polvere di cipro, compresi sotto il titolo di muschieri. Avevano però scuola di devozione separata, sacra alla Natività di M. V. in chiesa di S. Andrea Apostolo.

Quanto alla denominazione di Corte Nuova, vedi Nuova (Corte).


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