S. Girolamo (Fondamenta, Ponte, Rio, Fondamenta, Chiovere). Bernarda Dotto e Girolama Lero, monache in S. Maria degli Angeli di Murano, eressero prima nella città, e poscia fuori delle mura di Treviso, un convento sotto la regola di S. Agostino, intitolato a San Girolamo. Atterrite però dall’armi di Lodovico re d’Ungheria, l’abbandonarono, e nel 1364 vennero a Venezia, ritirandosi in una casa a San Vitale. In seguito, per le largizioni del prete Giovanni Contarini, furono in grado di innalzare un altro convento con attigua chiesa, dedicati medesimamente a San Girolamo. Nel 1425 diedero maggiore dimensione a questi fabbricati, i quali nel 1456 bruciarono, e riattati a spese del Senato, durarono incolumi fino all’anno 1705, nel quale soggiacquero a nuovo incendio. Dopo tale disastro sorsero nuovamente in piedi per la pietà dei fedeli. Finalmente, alla soppressione degli ordini religiosi, si convertirono ad usi privati.
Avendo Francesco Poza ferito in chiesa di San Girolamo nel braccio Pietro di Francia, capo custode dei Capi dei Sestieri, venne il 3 aprile 1475 bandito da Venezia e suo distretto, rompendo il qual bando doveva essere sul Ponte di S. Girolamo privato della mano destra e della lingua.
Dietro la chiesa di S. Girolamo scorgesi l’oratorio della confraternita già sacra allo stesso santo. Quest’oratorio, celebre un tempo per preziosi dipinti, fu chiuso nei primi anni del presente secolo, riaperto nel 1814, ed ora chiuso nuovamente.
Fino dall’8 febbraio 1481 M. V. troviamo che un Eustachio q. Avanzo Livello alienò al monastero di S. Girolamo le prossime chiovere, di cui più tardi scrisse il Savina: Adì 31 Ottobre (1585) cadde il colmo delle Chiovere di S. Girolamo, et ucciso uno di que’ artefici, et molti altri feriti et maltrattati.
Sulla Fondamenta di S. Girolamo, al N. A. 3100, esisteva un conventino di Pinzochere Servite. Lo stabile era stato loro donato nel 1525 da un Matteo figlio d’un Nicolò Lucchese. Esse attendevano all’educazione di povere fanciulle. Qui visse per qualche tempo quella Maria Benedetta Rossi fondatrice dei due monasteri delle Grazie a Murano, e di S. Maria del Pianto di Venezia.
Nel circondario di S. Girolamo abitava il pittore fiammingo Pietro Mera, che il 12 aprile 1643 presentò il proprio testamento al notaio Pietro Bracchi, e morì nel febbraio 1644 M. V.
Era costume che il giorno sacro a San Girolamo si nominassero i principali magistrati in sostituzione di quelli che, compiuto il periodo del loro uffizio, uscivano di carica. In tale occasione il doge dava solenne banchetto alle primarie dignità, non esclusi il Cancelliere Grande, ed i più provetti fra i secretarii.
Tosto dopo il giorno di San Girolamo incominciavansi pure dai Veneziani le villeggiature, delle quali ci lasciò una breve descrizione Giustina Renier Michiel nelle sue Feste Veneziane.
Mappa
Nella vicinanza
- Barucchi (Calle) in Ghetto Vecchio
- Ghetto Vecchio a S. Geremia
- Amigoni (Calle) a S. Girolamo
- Moncato (Sottoportico) in Ghetto Vecchio
- Ghetto Nuovo (Ponte, Calle del) a S. Girolamo
- Turlona (Calle, Ponte) a S. Girolamo
- Canonica (Calle) a S. Girolamo
- Cappuccine (Fondamenta delle, Ponte alle) a S. Girolamo
- Bersaglio (Rio del) a S. Alvise
- Pozzetto (Sottoportico e Campiello del) a San Geremia
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