Gabriela (Corte) alla Bragola. Il sovrastante palazzo che guarda la Riva degli Schiavoni, apparteneva alla patrizia famiglia Gabrieli, ed ha tuttora sul prospetto la figura dell’arcangelo Gabriele con sotto lo stemma della famiglia proprietaria. L’arcangelo e questo stemma scorgonsi pure ripetutamente scolpiti sopra il bel pozzo della Corte. I Gabrieli vennero da Gubbio, nell’Umbria, e, rimasti del Consiglio nel 1297, abitavano alla Bragola fino dal 1379, anno nel quale Zanin e Zaccaria Gabrieli di quella parrocchia facevano fazione all’estimo del comune. Bellissima fama lasciò di sé Trifon Gabrieli, soprannominato il Socrate Veneziano. Egli nacque nel 1470 e cominciò molto giovane ad aver parte nelle pubbliche magistrature, le quali tuttavia abbandonò ben presto per abbracciare il sacerdozio. Benché fosse stato proposto a patriarca di Venezia, ed a vescovo di Trevigi, mai non ambì gli onori ecclesiastici, compiacendosi di vivere ritirato, e di passare buona parte dell’anno nelle sue ville del Bassanese e del Padovano, nonché in Murano, ove accoglieva studiosi, ed amici letterati, con cui era solito di leggere i classici, sponendone verbalmente le bellezze. Supplì pure colle sue lezioni alla chiusura dell’Università di Padova al tempo della lega di Cambrai, ma poco curossi di pubblicare i suoi scritti. Venne a morte in età di ottanta anni piuttosto da digiuno che da febbre, come, alludendo alla di lui grande frugalità, scrisse Pietro Aretino.
Scrive il Sanudo in data 11 agosto 1509 che Angelo Gabriel q. Silvestro, il quale fu all’impresa di Serravalle e di Cividale, mandò a Venezia una barca di cuoro assai larga, che fu ritrovata a Cividale, e che, con varie altre, era stata fabbricata dai Tedeschi all’epoca della lega di Cambrai per venire a Venezia, la qual barca stete molti zorni in cha Gabriel sora Canal Grando a S. Zuane in Bragora; poi, di hordine di la Signoria, fo portà in l’arsenal dove è al presente.
Rilevasi avere il Senato il 18 giugno 1585 prescritto che dietro privilegio 5 marzo 1248, i nobili di ca’ Gabriel et eredi non potessero essere molestati per scavatione dei canali pei loro stabili posti in confin de S. Zuane in Bragola sopra la Fondamenta che discorre da S. Marco a Castello, e che si commettesse ai Provveditori di Comune, non ostante la parte 5 marzo 1582 in proposito dil cavar li rii di questa città, di considerare esenti da ogni contribuzione li N. U. Gabrieli e consorti di ca’ Gabrieli in simile argomento.
Dalla famiglia Gabrieli, che produsse pure alcuni vescovi, e che si estinse nel 1805, denominossi un’altra strada presso la Calle della Testa ai SS. Giovanni e Paolo, avendo questa famiglia posseduto colà altri stabili, nei quali l’anno 1579 si voleva concentrare i Turchi. Vedi Fontego dei Turchi (Salizzada del). Alla famiglia medesima, e precisamente a Zaccaria Gabriel q. Giacomo, fu cessa nel giorno 3 agosto 1515 dai padri dei SS. Giovanni e Paolo la cappella della B. V. della Pace, che presso la loro chiesa esisteva.
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