Nuove (Fondamente) a S. Giustina. Lasciò scritto il Tentori (Della Legislazione Veneziana sulla Preservazione delle lagune) che fino dal 1546 aveva decretato il Senato che si costruissero delle Fondamente da S. Giustina a S. Alvise. Esse per altro si prolungarono soltanto fino alla Sacca della Misericordia, benché nel 1560 Giovanni Matteo Bembo ricordasse il decreto di continuarle fino a S. Alvise. Altri riferiscono al 1589 la prima erezione delle medesime. Il certo si è che in quell’anno comandò il Senato che fossero fatte di pietra. Nel 1767 ebbero un radicale ristauro, danneggiate com’erano, specialmente dalla bufera del 20 decembre 1766. Nota poi il Dezan che bene a ragione tali Fondamente conservano il nome di Nuove, da loro assunto quando si costrussero, poiché moltissime Fondamente da quell’epoca si riattarono, ma nessuna se ne trova di nuovo innalzata.
Le Fondamente Nuove erano un tempo molto più frequentate d’adesso e per la salubrità dell’aere, essendovi tradizione che questo sito non venisse giammai funestato dalla pestilenza, e pei varii ritrovi che qui per lo passato esistevano. Infatti sulle Fondamente Nuove eravi l’Accademia dei Nobili, incendiatasi nel 1684 e 1769. Sulle Fondamente Nuove giuocavasi alla Racchetta in due siti, l’uno presso Birri, e l’altro a S. Catterina, ove presero parte al giuoco Carlo VI e Carlo VII prima di divenire imperatori, i re di Polonia e di Danimarca, nonché altri nobilissimi personaggi. Sulle Fondamente Nuove in due case giocavasi al trucco da terra, ed in un altro cortile alle palle. Non lungi dalle medesime sorgeva un teatro, e più tardi una Cavallerizza, mentre in Campo dei Gesuiti i dilettanti esercitavansi al pallone. Queste Fondamente erano un tempo unite a San Francesco della Vigna mediante un ponte, eretto nel 1592, ma dopo il 1820 distrutto.
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