Birri

Birri (Rio terrà dei) a S. Canciano. Appellasi Birri, o Biri, un’ampia contrada dietro la chiesa di S. Canciano dal canale Biria, da cui era anticamente attraversata. La cronaca del Trevisan (Classe VII, Cod. 519 della Marciana) dice: S’ingolfava una sacca con una velma et un canale detto Biria, che forma quella parte che oggidì Birri si chiama. E’ probabile poi che Biria fosse corruzione di Bierum, colla qual voce, secondo il Ducange, si intendeva appunto un canale il cui corso dava moto ai molini.

L’accennata contrada dividevasi in Birri Grande, e Birri Piccolo. Perciò il Sabellico (De Situ Urbis), parlando della chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, così si esprime: Praejacet templo area cum lapideo ponte qui in majores Birros et minores mittit. I due riparti, come appare dalle Descrizioni della contrada di S. Canciano, eran divisi dalla così detta Calle Stella.

Scrive il Gallicciolli: 1691 Giovedì Santo, ore 22, in Birri fu incendio. Suonavano le campane vicine. (V. Ms. Svajer 865).

In Birri, verso le Fondamenta Nuove, presso la Calle Ruzzini, eravi giuoco di racchetta. In questa contrada raccoglievasi pure ogni festa un’accademia di suono e di canto. I Notatori di Pietro Gradenigo, sotto l’anno 1775, dicono che aveva incominciato qualche anno prima. Qui venne eseguita a quattro voci, sotto la direzione del maestro G. Antonio Bianchi, la Primavera Pastorale, dedicata al senatore Girolamo Giustinian.

Note di Lino Moretti

  1. Ora Rio terrà dei Birri o del Parsémolo.

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