S. Biagio

S. Biagio (Fondamenta, Campo). Vuolsi che questo tratto fosse anticamente un’isoletta chiamata Ladrio, ovvero Adrio. La chiesa di S. Biagio sorse nel 1052 qual parrocchiale per opera della famiglia Boncigli, e per molti anni venne uffiziata alternamente con rito latino e greco fin che i Greci passarono a S. Giorgio (1). Cadente ebbe una rifabbrica nel 1745 sul disegno di Filippo Rossi proto dell’Arsenale, ma nel 1810 si chiuse per riaprirsi più tardi nel 1817 come parrocchia del corpo della Marineria.

Circa il Ponte di S. Biagio, detto anche Ponte dell’Arsenale, abbiamo la legge seguente in data 20 febbraio 1323 M. V.: Quod nemo in quadragesima praesenti et futuris possit transire ad equum, nec cum equo, pontem sancti Blasii, sub poena solidorum viginti pro quolibet et qualibet vice. Emanossi forse questa legge in vista del gran concorso di popolo che frequentava di quadragesima i così detti perdoni di Castello. Il ponte medesimo di legno, al pari dell’altro più prossimo all’Arsenale, e di quello oggidì chiamato della Veneta Marina, aveva il nome di Ponte delle Catene pei lunghi ferri che, attaccati agli stabili propinqui, lo sostenevano nelle occasioni che doveva alzarsi pel passaggio dei navigli uscenti dall’Arsenale. Scrive la Gazzetta Urbana sotto il 1° luglio 1789: Un giovine d’anni 25 ha il merito d’aver liberati quegli stabili dal pericolo di cadere un giorno alle frequenti scosse cagionate dal continuo transito, sostituendo al vecchio un nuovo ponte di due pezzi, ch’apresi e chiudesi senza alzarlo, combaciandosi con somma facilità ed offrendo un sicuro, e non faticoso passaggio.

Racconta il Sanudo nelle sue Vite dei Dogi che nel 1381, la notte di S. Bartolomeo, nacquero in questa terra due figliole nella contrada di S. Biagio vive e sane con tutte le loro membra, ma erano congiunte ad invicem a femore usque ad pectora, e pareva che si volessero abbracciare.

I magazzini di granaglie, che tuttora esistono in Campo di S. Biagio, vennero eretti nel 1322, epoca di carestia, leggendosi nel Savina che in quest’anno fo in Senato deliberado de far un deposito in Venezia di formenti, et fo fatti alcuni magazzini sul Campo di S. Biasio ecc (2).

Qui il 15 marzo 1885 venne inaugurato il monumento in onore dell’esercito Italiano, resosi benemerito all’epoca delle ultime inondazioni. La scultura è di Augusto Benvenuti (3).

Note di Lino Moretti

  1. La più antica documentazione del titolo risale al febbraio del 1106 (C. CANDIANI, in Culto dei Santi, p. 109). La chiesa fu chiusa il 27 giugno 1808. Dismessa dalla Marina militare nel 1958, è ora succursale di S. Martino.
  2. I magazzini di granaglie sono ora sede del rinnovato Museo Storico Navale.
  3. Dal 1889 il campo di S. Biagio è intitolato ad Angelo Emo, capitano straordinario delle navi, nell’impresa contro la Reggenza di Tunisi.

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