Alberti

Alberti (Fondamenta) a S. Barnaba, presso il Ponte dei Pugni. Girolamo Alberti q. Z. Batt. denunziò ai X Savi sopra le Decime in obbedienza alla parte del Senato 1711, la casa ove abitava in parrocchia di S. Barnaba, con altre vicine, una delle quali da molto tempo vacua, per causa di non esservi più il divertimento dei pugni. Si vede che tal casa era una di quelle che sulla Fondamenta Alberti, sono più vicine al così detto Ponte dei Pugni, e che la medesima, quando il Ponte prestavasi alle lotte, facilmente ed a buoni patti doveva darsi a pigione. Girolamo Alberti era stato riconosciuto cittadino originario il 18 aprile 1658, e copriva la carica di notajo ducale. Egli aveva fatto passare in proprio nome le case in S. Barnaba da quello di Elisabetta Priuli vedova di Alvise Loredan con traslato 21 ottobre 1688. La di lui famiglia, venuta, secondo il Coronelli, da Firenze, ebbe Secretarii del Senato, e Residenti all’estere Corti. Dividevasi in più rami, uno dei quali fu celebre per Francesco ingegnere e Sopraintendente all’Armi, all’epoca dell’assedio di Parga (anno 1657), e per tre figli del medesimo, che, recatisi in Germania, presero servizio alla Corte dell’Elettore Palatino del Reno, ove furono ricolmi di titoli ed onori.


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