Castello (Sestiere, Parrocchia di S. Pietro, Canale di). Castello era anticamente una delle isole maggiori sopra le quali sorse Venezia, ed ebbe tal nome o perché i primi abitatori vi ritrovassero i ruderi di quell’antico castello che, secondo lo storico Tito Livio, Antenore guidatore degli Eneti, costrusse in fondo al Golfo Adriatico, o, più probabilmente, perché un castello vi si eresse sopra nei tempi successivi a difesa dell’isole Realtine, ed a guardia del vicino porto di S. Nicolò. Da questo castello staccavasi, come opina il Filiasi (Memorie Storiche dei Veneti Primi e Secondi), quella muraglia che, per timore dei Tartari Ungari, il doge Pietro Tribuno fece innalzare intorno al 906, e che giungeva fino a S. Maria Zobenigo, ove una grossa catena di ferro intercettava il passaggio ai legni nemici. L’isola di cui parliamo era chiamata anche nei primi tempi, Olivòlo o per la configurazione del terreno somigliante ad un’oliva, o per la abbondanza degli olivi, o per un grande olivo sorgente sulla piazza di S. Pietro, o perché il castello era piccolo, e quindi pagos oligos, alla Greca, veniva chiamato. Olivolo, o Castello, ebbe fino dal 774 una cattedra vescovile che, soppresso il patriarcato di Grado, divenne nel 1451 patriarcale, e nel 1807 fu trasferita in S. Marco. In Olivolo tenevasi il sabato d’ogni settimana un celebre mercato, immune, per concessione dei tribuni, e dei primi dogi, da ogni balzello, e tale da poter gareggiare con quelli di Pavia e di Campalto, annoverati allora fra i principali d’Italia.
A Castello abitavano Giovanni e Sebastiano Caboto, arditi viaggiatori Veneziani del secolo XV, a ricordo dei quali fu posta recentemente una lapide all’ingresso della Strada Garibaldi.
Note di Lino Moretti
- Olivolo « pare derivato veramente da Olivum: forse proprio da forma diminutiva: cfr. i veneti Perarólo, il ferrarese Ficarólo ecc.» (D. OLIVIERI, Toponimi preromani e romani dell’ Estuario veneto, Roma 1938, p. 11). La prima attestazione del toponimo Castello risale al 971 (cfr. Cressi, Documenti, II, n. 49).
- Nel 1922 fu dato il nome di Caboto ad un campiello e a due rami laterali di via Garibaldi.
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